La politica, le istituzioni facciano il loro compito in materia di immigrazione.
L’atteggiamento molte volte omissivo dei rappresentanti istituzionali, tra questi i sindaci di Corigliano, Giuseppe Geraci, e di Rossano, Giuseppe Antoniotti, ha dato maggior vigore al malcontento che cova da tempo, gli avvenimenti di questi giorni lo dimostrano qualora ve ne era bisogno. E’una miccia innescata, spegnerla affinché non provochi il botto tocca alle istituzioni che debbono prevenire fenomeni di caccia indiscriminata allo straniero.
Non si può restare indifferenti e non prevederne gli effetti collaterali“quasi tutti negativi”che il fenomeno immigrazione non regolata comporta per la sicurezza pubblica. Sarebbe ora che venisse applicata la legislazione europea e nazionale che piaccia o no è ancora oggi in vigore fino a prova contrario su tutto il territorio della repubblica italiana, da nord a sud senza distinzione. Né tanto meno possiamo chiedere alla Madonna di Fatima di sostituirsi a voi o che faccia miracoli per arginare il diffuso fenomeno delinquenziale che ha già preso piede nel nostro territorio, tocca a voi non fosse altro che al momento non abbiamo noi agganci così in alto e poi perché queste incombenze toccano a voi poiché siete stati scelti e pagati per applicare la legge. D’altra parte, parlare di questo con i politici è come parlarsi tra sordi, se ne sono lavati le mani, hanno perso volutamente la capacità di fare la buona politica, cioè sganciata dagli interessi di parte, trovano più utile per loro farsi intervistare o annoiarci con le stesse parole nei programmi televisivi piuttosto che stare tra la gente e raccoglierne i malcontenti. Sono bravi a riempirsi la bocca di belle parole del tipo: integrazione, accoglienza, solidarietà e lavoro, pratiche lontanissime dall’essere attuate nelle nostre zone anche per le sciagurate condizioni economiche che attanagliano buona parte delle famiglie e giovani coriglianesi. E’ ora che il prefetto, il Questore in quanto rappresentanti il governo a livello provinciale intervengano anche perché hanno il potere di esercitare tutte le funzioni dell’amministrazione periferica dello stato in quanto titolari della funzione di coordinamento in materia di ordine e sicurezza, in particolare, attraverso il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove il prefetto in più svolge una funzione di coordinamento della strategia della sicurezza nella provincia che assieme al questore che a sua volta rappresenta in ogni provincia il vertice dell’amministrazione della pubblica sicurezza e che assieme ai comandanti provinciali delle altre forze di polizia debbono mettere in pratica le norme che regolano il pacchetto sicurezza,“tra l’altro legge dello stato”nonché tutte quelle misure e provvedimenti in esso contenuti che contrastano il fenomeno dell’immigrazione clandestina e di applicare la legislazione vigente che ne regola i flussi migratori a difesa della incolumità pubblica e la sicurezza urbana. E’ inutile ricordare inoltre alle S/V che è tuttora vigente una legge della repubblica italiana, la cosiddetta legge Bossi – Fini, varata dal parlamento italiano il 30 luglio 2002 nel corso della XIV legislatura, non fosse altro che questa legge sostituisce ed integra la precedente, la cosiddetta legge Turco- Napoletano. Le caratteristiche delle leggi e la loro applicazione certamente non spetta a noi ricordarvele. Intervengano i sindaci, in quanto ufficiali del governo in materia di sicurezza pubblica e con il potere di adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, è loro il dovere di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, in più i sindaci godono dell’appoggio del prefetto purchè i provvedimenti del decreto legge citati siano preventivamente comunicati allo stesso anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione. I Sindaci, inoltre hanno il potere di applicare in tutto il territorio comunale il divieto di prostituzione ed accattonaggio esteso a qualsiasi forma di mendicità, anche non molesta, invasiva e con mezzi fraudolenti, debbono”i sindaci” segnalare alle competenti autorità la condizione irregolare dello straniero per la eventuale adozione dei provvedimenti di espulsione, debbono denunciare, una volta accertato il reato di ingresso e permanenza illegale nel territorio dello stato. Si sappia che hanno il potere, oltre ad applicare ammende da”5.000-10.000euro”anche quello della confisca dell’appartamento per chi affitta a clandestini, oltre a verificarne, da parte dei competenti uffici comunali, le condizioni igienico – sanitarie dell’immobile che ospita lo straniero. Vogliamo ricordare alle S/V che i cittadini ed il territorio vivono una situazione che va ad aggravarsi giorno per giorno nonostante l’egregio lavoro delle forze dell’ordine che giornalmente intervengono a sedare liti ed a raccogliere le proteste dei cittadini, costretti a vivere molte volte chiusi in casa per paura di soggetti malintenzionati ed ubriachi e senza fissa dimora. Purtroppo, le continue lamentele e denunce dei cittadini fino ad ora non trovano risposte nella politica e nelle istituzioni. Come se esce! Quali sono le alternative! Non vi chiediamo che veniate con la clava o con il cinturone ai fianchi, basta applicare la legislazione europea e nazionale tuttora vigente e che tra l’altro rientra a pieno titolo nelle V/S mansioni. Infine permetteteci di ricordarVI che le caratteristiche e le disposizioni delle leggi nel nostro territorio non sono stati né vengono applicati anche in caso di: Mancanza del permesso di soggiorno; mancanza di un documento valido che consenta di riconoscere lo straniero; assenza di un visto valido ove richiesto o assenza dei mezzi di sussistenza sufficienti. Se c’è ne fosse bisogno, vi rammentiamo inoltre che la legge prevede che in mancanza di“una sola”delle predette condizioni deve essere impedito l’attraversamento e il soggiorno salvi eventuali motivi umanitari. L’altra alternativa variabile è quello di usare tutti i mezzi ed i poteri a vostra disposizione, come del resto si fa in tutta Europa.
Luzzi Giorgio: Per il movimento centro storico: un progetto per non morire.
Corigliano Calabro.