È inutile girarci attorno. È trascorso un anno e, soprattutto da un po’ di tempo, non passa giorno che ovunque, sul blog come sui giornali, per le strade e nelle private abitazioni, si registrino lamentele e malcontento per disagi, disservizi, problemi grandi e piccoli nella nostra Corigliano. La popolazione ha ragione. Nessuna Amministrazione ha la bacchetta magica, ma sarebbe necessario almeno sforzarsi di ascoltare, di capire, di dialogare.
L’estate coriglianese, poi, è sotto gli occhi di tutti: lungomare nel degrado, prostitute, randagi, sporcizia. E in realtà il fenomeno randagismo e le buche sulle strade sono presenti in tutte le zone della città, siano esse centrali che contrade.
La gente è stufa di veder passare i giorni nel declino, sognando una Corigliano civile, pulita, normale. Perché questo non può essere possibile? Di fronte, però, si ha solo un sindaco, una giunta, un gruppo di consiglieri comunali che non comunicano e non accettando proposte o critiche. Hanno forse perso il contatto con la realtà. E non basta certamente qualche processione o cerimonia, o peggio ancora farsi scrivere dei comunicati stampa a pagamento che però non rispondono alle problematiche evidenziate dai cittadini ma auto-elogiano l’Amministrazione, per cambiare le cose. Che, anzi, sono decisamente peggiorate negli ultimi mesi, nelle ultime settimane.
Le forze d’opposizione in Consiglio Comunale, le associazioni, i cittadini stanchi dovrebbero forse chiedere, anche attraverso questo splendido blog, espressione del libero pensiero, a chi governa (!) la città, di farsi da parte, affinché si possa intraprendere un nuovo percorso amministrativo.
Non è un altro commissario per qualche mese che potrà certamente far paura ai Coriglianesi. Sarebbe solo ora di prendere atto, probabilmente, che l’esperienza del ’93 non è più possibile, vuoi per il trascorrere del tempo, vuoi per la diversa situazione delle casse comunali, vuoi perché le persone cambiano. Questa esperienza è fallita prima del tempo, si evitino allora altri danni.
GIORDANO BRUNO