Pensiamo che domattina centinaia di piccoli imprenditori del nostro territorio si recheranno in banca per chiedere il famoso prestito da 25 mila euro, garantito dallo stato, attraverso il decreto 23 dell’ 8 aprile 2020, alle PMI messe in crisi dallo stupido e incauto stop imposto dal più incapace governo della storia repubblicana. La speranza è che tutto vada bene, anche se la lettera inviata dai sindacati di chi lavora in banca al ministro dell’interno, per chiedere maggiore vigilanza, in quanto si temono episodi di violenza agli sportelli, non tranquillizza,
poiché, nonostante il governo abbia fatto grandi promesse e detto che nessuno resterà indietro, molte imprese non vedranno un soldo. Vediamo perché. Intanto, per via della scarsa chiarezza del decreto (una delle tante), alcune banche non saranno pronte a dare agli imprenditori una risposta, perché non avranno attivato circolari e procedure interne per spiegare ai propri dipendenti come muoversi. LEGGI ARTICOLO COMPLETO