“Una gita in quel del Porto di Corigliano Rossano, senza pervenire ad alcun fattivo risultato o concreto impegno futuro. L’ennesima passerella che non ha sortito alcun beneficio per la nostra grande struttura e la numerosa e laboriosa comunità dei pescatori di Schiavonea”. Non usa mezzi termini Franco Bruno, già consigliere comunale e provinciale ed oggi esponente di punta di Fratelli d’Italia della Sibaritide, nel commentare la visita istituzionale, avvenuta nella giornata di ieri, del ministro Danilo Toninelli nell’area portuale locale.
“Da un esponente di governo, e per giunta ministro con deleghe afferenti alle tematiche e problematiche affrontate, ci saremmo aspettati una soluzione, un intervento, un qualcosa di tangibile. Quel che resta oggi, invece, è solo una disfatta: promesse vacue e vane, nessuna seria prospettiva per il futuro del Porto di Corigliano Rossano, il più importante della Calabria dopo quello di Gioia Tauro. Solo l’annuncio di un’ulteriore prossima visita e nulla più. Eppure, l’area portuale locale – dichiara Bruno – attende molto di più. Basti pensare al sistema di “alaggio e varo”, d’importanza vitale, per il quale mi sono battuto in tutti questi anni e a più livelli istituzionali (Provincia e Regione) con pressanti e sempre disattese richieste d’intervento inoltrate all’assessore Russo, al presidente Oliverio, al presidente Iacucci ed ampiamente documentate sulla stampa cartacea e on-line (http://www.provincia.cosenza.it/…/portaltemp…/view/view.cfm…, http://www.cn24tv.it/…/jaccuse-di-franco-bruno-al-governato…, http://www.ecodellojonio.it/alaggio-e-varo-nel-porto-di-co…/, solo per fare qualche esempio). E dire che è già passato un anno dal 4 marzo del 2018, data delle ultime elezioni politiche e della vittoria del Movimento 5 Stelle, del loro arrivo al Governo della nazione e dell’elezione, prima nella storia, di ben 4 parlamentari nel territorio di Corigliano Rossano”.
“Per quello che mi riguarda, – prosegue Bruno – da coriglianese verace e orgoglioso figlio di Schiavonea, continuerò sempre a battermi in prima persona per la tutela e la valorizzazione dei pescatori della locale marineria e per le loro legittime istanze. E continuerò a farlo sempre senza tentennamenti e infingimenti, in linea con la mia coerente storia di uomo della Destra sociale, e in contrapposizione a quanti mai si sono schierati con la gente di Schiavonea, con la marineria e le sue giuste aspettative, sfruttando consensi politici-elettorali per favorire solo interessi personali e familiari e tradendo un popolo e un’identità”.
Fabio Pistoia