Le calde e assolate giornate agostane non risparmiano le ennesime notizie e conseguenti sensazioni, miste d’amarezza e stupore, provenienti dal Comune. La decisione di accorpare, peraltro mai comunicata ufficialmente alla città, gli uffici della Polizia Municipale e quelli del Settore Commercio è la goccia che fa traboccare il vaso e che è giusto sia di pubblico dominio.
Cosa c’entra il primo ambito con l’altro? Trattasi di uffici tra loro distanti per ruoli e competenti, funzioni e necessità, e pertanto meriterebbero di rimanere suddivisi, per evitare problemi, ritardi, disguidi burocratici e disservizi ai cittadini oltre che per scongiurare ulteriori disagi alla Polizia Municipale, chiamata a svolgere ben altre funzioni. Destinato a risentirne negativamente sarebbe poi lo stesso Settore Commercio, nel quale invece svolgono lodevole attività alcuni dipendenti comunali.
Tale accorpamento formale, inoltre, sarebbe destinato anche a tramutarsi in un tandem di natura fisica, con lo spostamento degli uni e degli altri uffici dal Centro Storico allo Scalo, presso il Palazzo Zagara. Un ulteriore danno al borgo antico e un ennesimo schiaffo alle promesse, destinate a rimanere tali, di voler preservare il Centro Storico da nuovi abbandoni ed isolamenti, oltre che contribuire, così facendo, all’ulteriore disordine imperante negli uffici comunali già dislocati qua e là.
La paventata decisione di accorpare Polizia Municipale e Settore Commercio, e lo spostamento dei rispettivi uffici allo Scalo, ci auguriamo sia ripensata e annullata. Ad oggi non si può che prendere atto di questa ennesima voce proveniente dai soliti bene informati e bocciare con fermezza tale assurdità partorita dall’Amministrazione Comunale, che, in un anno di vita, continua ad aggiungerne a bizzeffe una sull’altra.
GIORDANO BRUNO