Due mesi sono trascorsi dalle importanti, e prime, elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Corigliano Rossano. Elezioni che hanno consegnato alla neonata terza città della Calabria un Sindaco, il 36enne Flavio Stasi, e di lì a poco, su nomina di quest’ultimo, un’Amministrazione comunale. Complice l’estate entrata subito a gamba tesa, stagione dell’anno per eccellenza che tutto stravolge, dai ritmi quotidiani all’agognato relax da impegni di studio o di lavoro, anche il nuovo esecutivo è stato immediatamente travolto dalle quotidiane incombenze.
Il territorio, com’è noto, a dir poco vasto e frazionato, presenta una moltitudine di ataviche problematiche che, unitamente alle emergenze dell’attualità, non rendono certamente la vita facile a chi si è assunto il compito di occuparsi del governo della comunità.
Orbene, in questi primi due mesi d’attività istituzionale, al di là delle libere e legittime opinioni politiche che ogni cittadino coltiva e al giudizio di ciascuno su questo brevissimo ed iniziale arco temporale amministrativo, alcuni positivi segnali sono stati notati dai più. Segnali confortanti che afferiscono il cambio di mentalità, una rinnovata forma mentis appunto, in particolare nelle nuove generazioni di questa nostra nuova, grande e unica città. Un’ampia e diffusa sensibilità soprattutto verso l’ambiente pubblico, una maggiore e più capillare attenzione nei confronti della cosiddetta ‘res publica’.
Sarà indubbiamente la presenza dei social media, l’accresciuto grado culturale, il rinvigorito attaccamento alla terrà che ha dato i natali ad aver alimentato tale trend positivo; vero è anche, comunque e in ogni caso, che un cambio nel modus operandi di gran parte dei giovani concittadini, molti dei quali finora quasi apatici rispetto a tutto ciò che avveniva intorno a loro, c’è stato ed è tuttora in corso. Tra i fattori che hanno innescato un’evoluzione in tal senso rientra senz’altro la cultura della partecipazione e le politiche di cittadinanza attiva, in primis in materia di tutela dell’ambiente e del verde pubblico nonché del decoro urbano, avviate fin dal suo insediamento dal Sindaco Flavio Stasi. La presenza di un Sindaco giovane in una città tutta da costruire, la sua spiccata sensibilità verso alcune tematiche e problematiche, l’impegno profuso quotidianamente nella direzione di un graduale quanto arduo ritorno alla ‘normalità’ (erogazione dei servizi primari e d’essenziale utilità per il cittadino, rapporto di sinergica collaborazione tra amministratori e comunità amministrata, propensione al dialogo) sono fattori che meritano di essere ascritti a Stasi, a prescindere dalla collocazione politica di ciascuno.
Se è vero, come’è vero, che le ‘rivoluzioni’ non si fanno dalla mattina alla sera, e viceversa, bensì hanno sempre e comunque un ben preciso retroterra e solide ragion d’essere, è opinione dello scrivente che una presenza giovane e molto pragmatica alla guida della città, com’è quella di Flavio Stasi, abbia decisamente contribuito a risvegliare tante assopite coscienze, nell’ottica di un rinato senso civico e di una legittima riappropriazione di luoghi del territorio che, dai più piccoli anfratti alle grandi opere pubbliche, possono e devono ritornare a divenire patrimonio fruibile e, con dedizione, da coltivare e amare.
Fabio Pistoia