Non possiamo rimanere indifferenti dinanzi ai recenti episodi che si sono – purtroppo – verificati nel nostro territorio e che hanno portato tanto sgomento nei cittadini. Fatti che, si potevano – anzi – si dovevano evitare, e che portano alla luce, ancora una volta, l’importante e delicata questione della sicurezza pubblica. Non possiamo accettare! Non dobbiamo accettare!
In questa nota stampa non faremo la disamina di quanto è accaduto e di quanto sta accadendo. Ci preme, piuttosto, adoperarci e sollecitare le autorità competenti affinché questa disorganizzazione e questa incapacità e o impossibilità di gestire situazioni di emergenza venga contenuta e vengano ripristinati al più presto l’ordine e la sicurezza.
Lungi da noi colpevolizzare e fare il finto moralismo tipico di certa gente, vestendo quella patetica maschera di ipocrisia tanto cara e tanto simpatica a chi, piuttosto che riflettere, cavalca simili accadimenti per plaudire il paladino-difensore dei più deboli di turno.
Cittadini di Corigliano, calabresi, italiani, europei, extracomunitari. Nessuno è figlio di un Dio minore!
E se qualcuno ancora non volesse capirlo, siamo qui per rivendicare quella politica di rigore e quella azione amministrativa finalizzata a tutelare i diritti umani ma che non fa nessuno sconto a chi vìola le leggi che la comunità impone. Quella azione amministrativa che, se fosse stata messa in pratica, non avrebbe, di sicuro, consentito ad un giovane extracomunitario di morire così improvvisamente sulla nostra spiaggia! Facile per i nostri detrattori rispondere accusandoci di voler risolvere il problema a monte, impedendo l’ingresso di ogni clandestino. E finché avremo fiato noi continueremo a replicare che non abbiamo nulla contro coloro che scappano da emergenze umanitarie. Siamo i primi a voler provvedere ai loro bisogni. Ma per farlo occorre prima di tutto organizzarci. Organizzare mezzi, uomini e servizi, tanto da poter sostenere e controllare ogni situazione precaria. Pertanto, rivolgiamo al Sindaco della Città di Corigliano l’invito a chiedere direttamente al Ministero della difesa l’intervento dell’esercito, tanto da potere essere di supporto alle forze dell’ordine che tanto alacremente lavorano per questo territorio.
Dia un segnale forte Sindaco! Lo faccia prima che altri episodi di tale natura si verifichino. Lo faccia per consentire alle forze dell’ordine di lavorare con maggiori risorse! Lo faccia perché i cittadini se lo aspettano! Lo faccia perché questa comunità ne ha bisogno!
Una incoraggiante risposta da parte dei cittadini di Corigliano Calabro, che hanno aderito, domenica 17 maggio, alla nostra raccolta firme indetta per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato e controverso quale quello della “legittima difesa”.
Gli oramai innumerevoli, quanto quotidiani, fatti di microcriminalità stanno avendo ripercussioni forti su quello che è il problema della sicurezza pubblica, tanto che, se fino a qualche anno fa parlare di legittima difesa armata era argomento da guerrafondai, oggi la gente pare sentirsi più al sicuro solo disponendo di un qualche strumento, seppure di carattere offensivo, atto a prevenire e a reprimere ogni minaccia a cose o persone nella propria abitazione.
Sul modello americano (ma anche degli stati più giustizialisti in questo ambito), dove la proprietà privata può essere difesa incondizionatamente, specie se la minaccia si espleta in maniera travisata, o di notte furtivamente, vogliamo che anche in Italia il Governo prenda posizione su questa proposta, modificando l’art. 52 del codice penale, rubricato, appunto “legittima difesa”, raccordandolo adeguatamente con quello previsto per le scriminanti, ossia l’art. 55 “eccesso colposo nelle cause di giustificazione”.
La difesa, per essere certa ed efficace, deve essere quanto più possibile legittima. E non ci riferiamo alla possibilità di andare in giro armati, come già detto.
Partiamo dal presupposto che in una società intrisa dalla delinquenza non si può e non si dovrebbe consentire agli aggressori di avere la meglio sulle vittime di furti e rapine in casa.
Di certo riponiamo fiducia sulle forza dell’ordine, ma, purtroppo, per le condizioni in cui si trovano ad operare, a volte, il loro intervento, per quanto tempestivo e diretto, non scongiura la gente dal pericolo di subire un grave danno.
Dopo la presentazione del gruppo “Noi Con Salvini Corigliano”, l’iniziativa dell’8 maggio con la quale abbiamo gridato a gran voce “No all’utero in affitto!”, e di recente, questa di domenica 17, siamo sempre più intenzionati e convinti di portare all’attenzione dell’opinione pubblica i temi sui quali Matteo Salvini sta incentrando la sua campagna elettorale, che lo vedrà, da qui a breve, scontrarsi con il Presidente Renzi e con le sue nefandezze.
Oramai dimentico di quella assurda proposta secessionistica di matrice Bossiana, Salvini, volto giovane e concreto della politica italiana, ha come prerogativa il risanamento dell’Italia da nord a sud, senza per questo abbandonare l’idea del principio autonomistico, che trova applicazione in uno Stato tanto moderno quanto efficace quale è la Svizzera.