È la convinzione del procuratore Facciolla che coordina le indagini sul caso di San Giorgio Albanese. Oggi l’autopsia sul corpo del ragazzino
«Stiamo cercando di capire cosa ci facesse il ragazzo nei pressi di un’abitazione che non era la sua». Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, coordina le indagini condotte dal proprio sostituto, Maria Sofia Cozza, sul giallo che avvolge la tragica morte del sedicenne Mattia Vangieri,
lo studente liceale di San Giorgio Albanese, nel Cosentino, avvenuta durante la notte tra martedì e mercoledì scorsi proprio nel centro abitato del piccolo comune collinare di millecinquecento anime che s’affaccia sulla costa jonica sibarita. Mattia è morto in seguito alla caduta da un balcone.
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