L’esecutivo Geraci prosegue sulla strada della riorganizzazione della macchina comunale in un’ottica di efficienza ed efficacia della gestione amministrativa e resa qualitativa dei servizi ai cittadini. Si ritorna all’antico con le nomine di alcune persone che in passato hanno dimostrato professionalità e competenza. Altro che personale esterno, che costa pure all’ente ausonico in termini finanziari. Le potenzialità vanno ricercate all’interno dell’organico e premiate (sistema meritocratico).
Va dato merito all’Amministrazione comunale di Corigliano Calabro, guidata dal sindaco Giuseppe Geraci, di aver posto rimedio in tempo utile ad alcune défaillance che si sono registrate negli ultimi mesi. Aver lasciato la via vecchia per la nuova, non ha portato nulla di buono a quanto pare. Queste le novità sostanziali: dal primo aprile e sino al 30 giugno 2015 vengono affidati gli incarichi di posizione organizzativa ai dipendenti comunali per la direzione dei seguenti settori: finanziario-tributi a Giovanni Santo (un ritorno meritato); patrimonio a Dora Pettinato (una novità per l’ente ausonico); le conferme agli affari generali Angelo Pizzulli; Franco Vercillo ai lavori pubblici; Antonio Durante alla manutenzione e ambiente; Tina De Rosis alla cultura e servizi sociali; Luigi Greco alla polizia locale; Antonio Longo all’avvocatura. La giunta comunale ha deliberato ulteriori correttivi alla struttura organizzativa dell’ente istituendo il settore per la gestione delle funzioni inerenti il patrimonio con competenza nelle attività dell’Ufficio Europa, le attività produttive, il Suap, la pesca e l’agricoltura, oltre all’istituzione e potenziamento delle strutture di staff quali: servizio organizzazione e metodo, gare e appalti, controlli interni-monitoraggio Peg. Ecco i nomi degli altri funzionari destinatari dei nuovi incarichi di responsabilità: Maria Teresa Iannini (servizio organizzazione e metodo); Filomena De Luca (gare e appalti); Cataldo Curatolo (controlli interni-monitoraggio Peg). Una buona notizia è data dall’istituzione del nuovo settore “Patrimonio”, con l’obiettivo di avviare in modo concreto e attuativo un piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio immobiliare per dare respiro alle precarie condizioni finanziarie. Al momento i beni patrimoniali rendono ben poca cosa alle casse comunali, perennemente in affanno. Esiste anche un regolamento di gestione dei beni immobili di proprietà del Comune che risulta del tutto disatteso (in passato la Corte dei conti di Catanzaro ha mosso rilievi in merito alla mancata rilevazione del patrimonio e conseguente alienazione per alcuni). Di recente sono stati effettuati i controlli interni sull’attività amministrativa, con il riscontro di alcune irregolarità, tra i quali quelli ad esempio per il settore finanziario e tributi con ben 4 documenti contabili inficiati: uno incompleto per mancanza di dati vari (beneficiario, tipologia di spesa, ecc.); mancanza riferimento normativa antimafia e Durc oltre non indica modalità di affidamento servizio; carenza di normativa.
Pietro Gaccione
fonte: Il Garantista