Sono ormai giorni che attendiamo invano una iniziativa o, quantomeno, un chiarimento da parte del sindaco riguardo alle richieste fatte dal nostro partito sulla vicenda dei lavori del lungomare ed in maniera specifica sul lido “Tropix” che interrompe vergognosamente i percorsi ciclabili e pedonali del water front. Nel suo perfetto stile di chiusura nel palazzo e nel suo irresponsabile mutismo riscontriamo, ancora una volta, la mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini e il suo disprezzo per il confronto democratico.
Ha solo ritenuto opportuno dover lasciare spazio ai suoi interessati consiglieri di maggioranza che, senza alcun pudore, trovano normale avventurarsi nella difesa di interessi di parte contro quelli di una comunità intera.
L’atteggiamento di questa amministrazione comunale ricorda i metodi arroganti e sprezzanti di una intera maggioranza di governo che tentava di minimizzare le nostre critiche, dando poi come risultato effetti nefasti alla città, e richiama adesso alla nostra mente proprio quell’episodio della rotonda di via Nazionale messo in opera durante l’amministrazione Dima/Straface che ne fu l’emblema.
Avevamo già messo in luce nei giorni scorsi come i lavori del lungomare si prestavano a diverse obiezioni di natura progettuale, di sicurezza, di priorità e di qualità.
Ancora una volta ci vediamo costretti ad intervenire nel merito perché Geraci e la sua giunta continuano imperterriti verso lo snaturamento del progetto originario dell’importante investimento di oltre due milioni di euro che dovrebbe dare finalmente un aspetto dignitoso al nostro litorale.
In barba al rispetto del PCS (piano comunale spiagge) e delle convenzioni con i concessionari, ad un trattamento uguale e corretto verso tutti i lidi interessati, si consente questa grave offesa ad un investimento pubblico strategico e ad un’intera città.
Geraci deve dare prova di essere dalla parte di tutti i cittadini e non di interessi di pochi che hanno contribuito negli ultimi anni allo scempio e alla mortificazione del territorio, deve trovare quel coraggio che gli viene imposto dalla sua funzione e dalla gravità degli attacchi quotidiani che la sua città e i suoi cittadini subiscono passivamente (rifiuti al porto, esecuzione lavori via Nazionale, lungomare palmeto-coriglianeto, blocco degli investimenti regionali come i contratti di quartiere, viabilità del castello, fondi immigrazioni per il “Casino De Rosis”perduti, canile municipale, sostegno ai bambini disabili, stasi sull’utilizzo del porto, ritardi nell’avvio del cantiere del nuovo ospedale, sempre maggiore isolamento del territorio).
Con il suo immobilismo dimostra solo di essere complice e corresponsabile mentre, invece, dovrebbe onorare il suo impegno verso la città. Deve uscire allo scoperto. Deve farlo in fretta e se gli serve in questo caso specifico può coinvolgere la capitaneria di porto che senz’altro contribuirebbe a risolvere in via veloce e definitiva il completamento del progetto del water front. Qualora non avesse forze sufficienti per gestire la delicata vicenda, vorremmo sommessamente ricordare a Geraci dell’opzione Procura della Repubblica, prima che possa farlo autonomamente d’ufficio, come fu per la rotonda dell’amministrazione Straface, o prima che possano farlo i cittadini, i partiti o i vari soggetti presenti sul territorio.
Per quanto ci riguarda, ne stia sicuro Geraci, non smetteremo di essere vigili e di dare battaglia fin quando non sarà sanata questa vergognosa vicenda.
Corigliano Cal. 10/06/14
PD Corigliano Scalo