Qualche amico, dopo aver letto l’ultimo mio “contributo” dedicato al centrosinistra, sapendo del mio spirito da sempre equilibrato e imparziale, in quanto cerco solamente di fare emergere la verità, o perlomeno, come già faccio da privato cittadino mettendo in pratica quel buon “senso civico” che mi è stato insegnato sin da piccolo in famiglia, a scuola e dalla vita stessa, mi ha chiesto se avessi voluto esprimere (come si dice di questi tempi) un “endorsement” per questa parte politica.
Gli ho risposto con un semplice sorriso, di quelli che vengono spontanei in certe situazioni e che esprimono tanta verità, o, come in quel caso, tanta contrarietà. Se ho scritto quell’articolo sull’importanza del Centrosinistra, o meglio ancora sull’importanza che esso ritrovi se stesso è perché, se Corigliano vive questo greve momento contrassegnato da tante difficoltà, soprusi e inefficienze, è anche perché c’è un Centrosinistra che parla più voci, molte volte anche discordanti tra loro, altre volte risulta essere incompreso perfino di dare l’idea di essere accomodante verso ciò che dovrebbe essere respinto con tutte le forze ideali possibili.
Il punto del discorso è questo: se il Centrodestra e, nella fattispecie questa Compagine politica che amministra la Città, si permette di fare il bello e il brutto tempo, affermando logiche politico-amministrative, per così dire e giusto per essere diplomatici, poco edificanti per il benessere, il progresso e la civiltà di questa Comunità, negando e dissimulando al contempo anche i propri errori-orrori commessi nel passato che, di fatto, uno per uno queste cose hanno costituito la drammatica realtà sociale, economica, finanziaria che viviamo oggi, ogni giorno, è proprio perché ha il campo libero, cioè non ha un’alternativa che si contrappone ad essa, che cerchi di limitare, fermare, ridimensionare se non estinguere questo immorale, poco etico, illogico e falso modo di fare politica.
Il Centrosinistra così come si è andato strutturando al proprio interno ha permesso che il male avanzasse senza ritegno; che la bugia coprisse le malefatte, che l’ipocrisia si affermasse sulla verità.
E di conseguenza, se il Centrodestra, nonostante sia al suo quarto mandato istituzionale negli ultimi vent’anni, se nonostante abbia causato e avviato con il proprio egoismo la stagione dei commissariamenti prefettizi del Comune, se nonostante abbia avviato il comune all’indebitamento e catapultato la Città in un circolo vizioso, grazie anche alla propria abilità perversa di dismettere i propri abiti per indossarne degli altri “civici” e quindi mostrarsi sotto altre false spoglie, è proprio perché il Centrosinistra non è riuscito a fare sintesi al proprio interno.
Dunque il mio non era, o perlomeno non voleva essere un endorsement per una parte politica piuttosto che di un’altra, ma voleva essere lo sprone, rivolto a coloro che devono per forza di cose, riequilibrare il dibattito politico. Perché se c’è un buon centrosinistra per forza di cose anche il centrodestra è costretto a mutare e rinnovarsi in meglio.
Ecco, per dirla con un grande personaggio del 900, la verità non puo’ essere mai separata dal suo significato cosi come entrambe non possono scindersi dalla realtà.
Il mio endorsemant, caro amico che mi hai rivolto quella domanda a mo’ di supposizione, non è mai per questo o per quel partito, ovviamente o le mie idee e i miei ideali (anche politici) ma almeno quando parlo in pubblico cerco sempre di mantenere un certo equilibrio. Qualcuno potra’, a questo punto dirmi, ma tu quando scrivi parli sempre male di quest’Amministrazione comunale. Sì è vero, quasi sempre mi ritrovo ad essere critico nei confronti di questo Sindaco e di questa Giunta, ma come non potrei esserlo visto e considerato lo scempio che stanno continuando a fare e perpetrare a danno della popolazione, del territorio e della Citta’? Senza parlare poi, di quello che hanno fatto ieri e ieri l’altro…
L’importante è che quando si parla, si discute o si critica lo si faccia con cognizione di causa, e cioè rifacendosi ai fatti, alle situazioni oggettive. E francamente credo che in tutte le cose dette c’è sempre questo filo conduttore che tiene unito il tutto, e cioè la realtà.