di Francesco Caputo
Leggo, “la Regione intervenga per risolvere i problemi dell’Agricoltura”, mentre ancora migliaia di elettori cercano risposte dai parlamentari del territorio. Da quell’exploit festeggiato sui palchi e sui social è rimasto ben poco.
Quel voto di protesta, perché è stato solo un voto di protesta, che ha dato la possibilità e la “fortuna” di arrivare a Roma. Ma quando si arriva a Roma, forse si dimentica che la Calabria non è Roma e che in Calabria c’è gente che lavora, senza sosta, per il territorio. Con passione e impegno, sul campo, sui territori, visitando le aziende agricole, in un momento delicato causa pandemia. Così che tutto quello che viene fatto qui in Calabria, passa in secondo piano, criticato, ostentato, mentre ci dimentichiamo anzi, ci siamo dimenticati, di essere stati amministrati da una delle peggiori amministrazioni di sinistra nella Storia della Repubblica Italiana. Piuttosto, qualcuno, deve ricordare, che a Roma ci si è arrivati grazie al voto di questo territorio, prima di insegnare a fare politica agli altri, perché il tempo delle chiacchiere, in Calabria, è finito.
francesco caputo