Aveva omesso di versare delle ritenute previdenziali nel 2009, nel frattempo si è tenuto il processo dove è stato condannato e venerdì pomeriggio è stato tratto in arresto dai carabinieri della locale compagnia guidati dal capitano Francesco Barone. Protagonista della vicenda il bracciante agricolo coriglianese, Antonio Torre, 65 anni, coniugato, il quale si è visto notificare da parte dei militari dell’arma una ordinanza cautelare di arresti domiciliari, per un totale di otto giorni, che il tribunale di Castrovillari aveva emesso lo scorso 29 settembre.
Come detto il reato che viene contestato al bracciante coriglianese è quello di avere omesso nel 2009 il versamento di ritenute previdenziali presso la sede Inps di Rossano. La vicenda di Antonio Torre, comunque, è la punta di un iceberg ben più consistente, tenuto conto che attorno ai versamenti o meno di ritenute previdenziali da qualche anno la guardia di finanza ha avviato una serie di controlli, che prendono le mosse proprio nel 2009, allorquando nell’agosto di cinque anni fa l’allora direttrice della sede Inps di Rossano, Maria Giovanna Cassiano, scoprì una truffa ai danni dell’ente previdenziale di notevoli proporzioni, tanto da indurre la magistratura a indurre alla direttrice di spostarsi sotto scorta. Da allora le forze dell’ordine e la magistratura scoprirono tutta una serie di cooperative fantasma che attraverso congegni ben studiati riuscivano a far risultare braccianti agricoli gente che però in campagna non era mai andata a lavorare.
Giacinto De Pasquale