Passano gli anni, ma non i ricordi. Quelli restano, imperituri alla fugacità del tempo e alle avversità della vita: forti, pur se immateriali, nei cuori dei suoi protagonisti e invisibili, ma non agli occhi di chi li detiene.
Ricordi di una stagione di buongoverno, di pubblica amministrazione orientata al bene comune, di una “scuola” di formazione politica coltivata dapprima nelle sezioni di partito e culminata poi nelle istituzioni. Come i ricordi, più che positivi, che ha rimasto in larghi strati della cittadinanza l’ex sindaco di Corigliano Calabro Pasqualina Straface, nonostante il forzato esilio dalla vita politica attiva fin dal 2010. Quasi un decennio, nel quale, tuttavia, mai sono venuti meno i sentimenti di affetto e fiducia della gente nei confronti della “pasionaria” della politica della Sibaritide.
Non stupisce, dunque, che oggi, alla vigilia delle attese elezioni regionali, si moltiplichino di giorno in giorno gli attestati di stima e gli incoraggiamenti neppure velati mirati a far decidere l’ex sindaco a “scendere in campo” nell’importante agone elettorale dei prossimi mesi. Da parte della diretta interessata, al momento, non si registrano dichiarazioni in tal senso: silenzio assoluto, né conferme né smentite, circa una sua eventuale candidatura e sulla coalizione prescelta, pur avendo mantenuta sempre intatta negli anni la sua “fede” allo schieramento del Centrodestra. Certo, chi conosce Pasqualina Straface, la sua storia personale, la sua militanza, il suo impegno come consigliere comunale e capogruppo provinciale prim’ancora che come Sindaco, la sua vita interamente spesa al servizio della politica, fatica a credere che questa sua innata e genuina passione sia svanita, pur in presenza di nefasti eventi.
D’altronde, la scure della magistratura abbattutasi sull’ormai ex Comune di Corigliano Calabro, con lo scioglimento del civico consesso nel 2010 e la “caduta” dell’Amministrazione della quale era alla guida soltanto dall’anno precedente, ha finito, paradossalmente, per rafforzare nell’immaginario collettivo la figura e l’attività politico-istituzionale di Pasqualina Straface: assolta perché il fatto non sussiste dalla pioggia di accuse mosse nei suoi confronti; assoluzione registrata lo scorso mese di luglio dopo un interminabile calvario giudiziario (le motivazioni saranno rese note nel mese di ottobre) che ha confermato la bontà dell’azione amministrativa di tutta la giunta Straface (perché, lo ricordiamo, assolti ne uscirono pure alcuni ex assessori coinvolti nella medesima vicenda).
È ormai un “pressing” sulla Straface la richiesta, da parte di ambienti politici regionali, di un suo ritorno da protagonista, e di farlo nelle vesti di candidata al Consiglio regionale, ossia di autorevole rappresentante del territorio della Sibaritide, sulla scia di quanto ha già dimostrato di fare con le sue capacità nel passato non troppo remoto di questa città. Un incitamento riscontrabile quotidianamente tra amici, sostenitori e già elettori di Pasqualina, per la quale invocano a gran voce di rientrare in politica per colmare un vistoso “vuoto”, di riprendere il percorso bruscamente interrotto e non per sua volontà. Cosa deciderà l’ex sindaco? Lo scopriremo solo vivendo.
Fabio Pistoia