Carissimo Don Vincenzo,
È triste ripensare al passato e rivedere le immagini di questi dieci anni trascorsi insieme, perché dieci anni non sono dieci giorni e non possiamo sminuirli e dimenticarli. Era una afosa giornata di luglio quando è entrato nella nostra comunità e come un uragano ha smosso tutto, dagli ambienti liturgici ai cuori di noi parrocchiani, con la sua semplicità e timidezza fin da subito è riuscito a farsi amare, perché non era arrivato solo il nuovo parroco ma bensì era giunto in mezzo a noi un fratello, un amico, un padre ed una spalla su cui contare.