La rabbia di cittadini e villeggianti.
Un’altra stagione estiva sta facendo il suo corso, presentando nuovamente le problematiche irrisolte che, di anno in anno, riaffiorano sul territorio. Dall’emergenza fognature alla scarsa pulizia della spiaggia, dai rifiuti in ogni angolo a causa dell’inciviltà di alcuni cittadini alla scarsa promozione turistica delle attrattive locali.
A Piana Caruso, località montana del territorio di Corigliano, abbandonata dalle istituzioni ormai da diversi anni ma sempre cara e viva nel cuore di quanti ne apprezzano la salubrità dell’aria e la bellezza dei luoghi, è evidente la rabbia e l’amarezza di di concittadini e villeggianti, alle prese con le consuete scene di degrado. All’ingresso della Piana, a pochi passi dai cosiddetti “canali” dell’acqua e del caratteristico bar della zona, sono presenti, in tutta la loro incuria, i resti di una struttura rimasta a metà, che sarebbe dovuta essere un anfiteatro.
“Da oltre un decennio – spiegano alcuni residenti – tale manufatto è divenuto un ricettacolo a cielo aperto, uno spazio pubblico privo di alcuna funzione ed utilità. Avrebbe potuto ospitare una piazza, un’area destinata ai giochi per i bambini, un angolo parcheggio, invece non è nulla di tutto ciò. Semplicemente, un ulteriore pugno nell’occhio e un’offesa al decoro, un vero e proprio ricettacolo”.
Le foto, scattate dallo scrivente nella giornata odierna, testimoniano uno dei simboli del fallimento politico-istituzionale e rendono pienamente comprensibile lo stato di malessere e insoddisfazione che regna tra quanti hanno a cuore le sorti della zona montana coriglianese.
Fabio Pistoia