Quasi spesso, quando la nostalgia della campagna mi assale
e nel mio animo il canto della mia amica allodola, dell’upupa
e del mio amico pettirosso sento cantare,
corro in quella meravigliosa e incontaminata campagna
che un’infanzia felice mi ha regalato!
Questo pomeriggio, però, nessuno di loro ho più sentito cantare!
Ma dove siete?
Perché non scendete come sempre a salutarmi?
Lo so che ho fatto tardi e il sole è già da un bel po’
dietro quelle valli!
Ho aspettato dei minuti, qualche ora, ma nessuno più cantava,
allora ho pensato: ma è possibile che si siano già addormentati?
Fra poco, come sempre, sicuramente arriveranno
e di quelle meravigliose melodie l’aria inonderanno.
Il mio sguardo in aria ho alzato,
ma nessuno di loro ho incontrato!
Poco dopo, all’improvviso, lo scenario è cambiato
e tante schioppettate sono arrivate!
E quel meraviglioso prato verde
un campo di guerra è diventato!
Palline di piombo sopra la mia testa e tra foglie d’ulivi
si sono fracassate!
Mentre loro scappavano tutti scioccati,
gli assassini continuavano a sparare!
Poveri uccellini, dai loro rifugi scappavano via
perché l’uomo assassino, uccidendoli, si doveva divertire!
Mentre nell’aria, ormai, solo il canto dei fucili
si poteva sentire!
Addio, miei grandi musicisti di ieri!
E vittime, oggi, dell’ignoranza umana.
Isabella Freccia