E’ necessario che in città si torni a fare politica, ma che soprattutto si torni a parlare e discutere di politica e di tutte le problematiche che investono questo territorio, la città no merita l’attuale squallore politico-amministrativo. E’ impietosa l’analisi che fa dell’attuale fase amministrativa, Elvira Campana, consigliere comunale del Ndc (nuovo centro destra).
“Spesso sentiamo e leggiamo critiche, a volte ferocissime, – afferma la Campana – nei confronti della classe politica coriglianese sicuramente in molte occasioni meritate anzi quasi sempre più che meritate. Il tenore delle stesse è quasi sempre uguale: il sindaco e la sua giunta non stanno facendo niente per questa città, la maggioranza in consiglio comunale è inconsistente e l’opposizione per lo più dorme. Ma viene spontaneo farsi qualche domanda a rischio di apparire forse arroganti. Dove sono i cittadini di questo Paese? Perché permettono che questo territorio venga amministrato, a loro modo di vedere, e ripeto non a torto, male? Perché preferiscono stare affacciati dalle finestre delle loro tranquille case o limitarsi alla chiacchera da Bar e non scendono in piazza a reclamare in ogni modo i loro legittimi diritti di cittadini? Perché non affollano i Consigli Comunali e cercano in ogni modo di dare voce alle loro istanze? Perché permettono che i Consigli Comunali si svolgono, a parte qualche sporadica alzata di voce da parte di chi recita il ruolo di una opposizione che non c’è come dovrebbe, come se fossimo al mare sdraiati a prendere il sole! Un po’ addormentati! La verità è che questa pseudo classe politica, se così si può definire, è lo specchio di questa città e di questi cittadini. I nostri cari concittadini quando devono votare CHI VOTANO? COME VOTANO? Non certamente in base alla loro opinione, in base ai loro ideali o in base alla capacità di chi si è candidato! E scelgono chi ritengono in grado di amministrare. No! I nostri amati cittadini votano in base a chi promette posti di lavoro, in base a chi regala giornate agricole, in base a chi elargisce piaceri di qualunque genere sia pure in termini minimi (un certificato di residenza o un certificato per una malattia inesistente). Insomma si vendono per un piatto di lenticchie. Questo è il criterio in base al quale vota il Coriglianese. Dunque cosa può aspettarsi dopo se non faccendieri e mercenari e pseudo mercenari della politica, sudditi di una regia che non è coriglianese. Certo non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Le persone perbene ci sono e siedono anche nel nostro Consiglio Comunale. Ma non sono ascoltate. Purtroppo. E’ stato scelto da parte dell’amministrazione di non trasmettere i Consigli Comunali in Televisione….. Per non permettere che la Città potesse rendersi conto di ciò che avviene in Consiglio. Di chi parla e di chi tace. Sempre. Scelta avvenuta con la complicità anche di chi gestisce il sistema televisivo e che ha deciso, pare, di punire i cittadini che non lo hanno votato. E ha preferito persino rifiutare che qualcuno, di buona volontà, si facesse carico dei costi per la trasmissione del Consiglio Comunale. Questo silenzio conviene a tutti. All’amministrazione che ha deciso di utilizzare i soldi dei cittadini per i propri comunicati stampa piuttosto che, in maniera democratica, consentire che tutti fossero ascoltati. Anche quando dicono “fesserie” senza secondi fini se non quello di rappresentare e difendere interessi diffusi e non quelli dei singoli. Bene anzi male. Questo è una parte dello spaccato della nostra dormiente città. Noi però non meritiamo tutto questo. Nessuno di noi merita questo squallore. Meritiamo di vivere in un territorio fiorente, ricco di storia e di cultura, la nostra cultura. Abbiamo bisogno di riappropriarci della nostra identità di Cittadini di Corigliano. Una identità di cui possiamo ritenerci ed essere orgogliosi. Dobbiamo avere il coraggio e l’audacia di riprovarci. E allora apriamo senza paura il dibattito politico in ogni dove della nostra Città. A cominciare dalle periferie. Da Apollinara, Fabrizio, Cantinella, Piana Caruso. Apriamo i locali comunali sparsi sul territorio e permettiamo che ogni consigliere comunale possa ascoltare ciò che ogni singolo cittadino ha da dire. Non importa se di maggioranza o di opposizione. L’importante e che ognuno possa sentirsi rappresentato. E se il singolo consigliere non è degno di ricoprire questo importante ruolo istituzionale non solo deve dimettersi ma non si deve più candidare. Diamoci questa possibilità come cittadini di Corigliano. Crediamoci ancora”.
Giacinto De Pasquale