Mai come in questo momento la Corigliano politica, dei partiti e dei movimenti civici, delira, straparla, forse nel tentativo di recuperare o cercare quei consensi che non ha né forse mai avrà. E’ una cosa mortificante, che disonora la città, perché avviene mentre famiglie e imprese soffrono la fame per i soldi e i consumi che non ci sono.
Così, mentre i negozi chiudono e le imprese falliscono, spesso strozzate dal fisco e dalle banche, che gli fanno mancare liquidità, nelle parole della politica trovate al primo posto invece delle cose da fare per sostenere famiglie e imprese (come ha fatto ad esempio l’UDC), la scelta dei candidati a sindaco, le alchimie delle alleanze, la moralizzazione, l’onestà, la trasparenza, gli interessi personali o l’indignazione di qualche mediocre soggetto che minaccia scissioni e fughe dai partiti.
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