Non si intravvedono, almeno per il momento, soluzioni positive per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto economico. Ricordiamo che in Calabria questi lavoratori sono circa 30 mila e un centinaio di questi da alcuni mesi lavorano presso il comune di Corigliano. Accanto ai problemi legati al futuro lavorativo, sempre più incerto e precario, vi è quella delle spettanze arretrate, che ormai risalgono all’estate 2013.
Queste problematiche sono state al centro di un incontro, promosso dal segretario della locale camera del lavoro della Cgil, Giuseppe De Lorenzo, alla presenza dei lavoratori interessati con il vice sindaco della città, Francesco Oranges, che ha anche la delega al personale. Nel corso dell’incontro i lavoratori hanno chiesto all’amministrazione ausonica una proroga di sei mesi dell’attuale progetto, tenuto conto che lo stesso scade il prossimo 31 agosto. La richiesta è stata accolta dal vice sindaco Oranges, il quale ha ribadito la piena disponibilità dell’esecutivo Geraci ad intraprendere ogni utile iniziativa che vada nella direzione di contribuire alla soluzione dei tanti problemi che investono questi lavoratori. Ma è chiaro, comunque, che il comune in tutto ciò può ben poco, tenuto conto che la gestione organizzativa e finanziaria di questi lavoratori è di competenza della Regione Calabria, ente quest’ultimo che, soprattutto sotto il profilo economico, deve ricevere dallo Stato centrale il 60% dei fondi necessari per fare fronte alle spettanze vantate dai lavoratori. Nel corso dell’incontro, inoltre, è stato sottolineato come dalla regione, anche se più volte sollecitata, non giungono informazioni chiare su questa vertenza. Ad esempio è stato confermato che non si riesce ad avere notizie certe sul perché l’ente strumentale regionale “Calabria Lavoro” stia in maniera sistematica ritardando il pagamento nei confronti dei lavoratori. Frattanto il segretario De Lorenzo ha informato i lavoratori che per i giorni del 22 (per le regioni del nord) e del 24 luglio (per le regioni del sud) la Cgil unitamente a Cisl e Uil sono state organizzate due giornate di mobilitazione a Roma davanti a Montecitorio proprio allo scopo di richiamare l’attenzione del Governo Renzi verso questa delicata problematica.
La Redazione