…E la chiamarono “la mulopedonale”
cerchi la storia capisci perchè
La Salerno-Reggio ti può illuminare
ti dice quanto qualcuno tiene a te
senza pedaggio dunque senza pretese
certo è un vantaggio si certo però…
però ha diviso in due il paese
uno efficiente l’altro beh,invece no!”…
Questa canzone di Mimmo Cavallo è dedicata al nostro martoriato sud. I nostri disagi hanno origini ataviche, ma l’effetto forbice, negli anni, ha acuito le criticità, così se altrove le cose vanno meglio da noi la questione meridionale peggiora. La piana di Sibari, di origini storiche eccelse, colonia della Magna Grecia, terra rigogliosa e fertile, che ha dato i natali a personaggi illustri, è ridotta alla fame. Continua Mimmo Cavallo …
“…E sei del sud e sei meno
non hai un lavoro e sei meno
non hai le strade e sei meno
e non la paghi e sei meno
non hai ospedali e sei meno
nè ferrovie e sei meno
o frate mia frate.. “
La mancanza di lavoro ci penalizza e ci mortifica costringendo anche ad abbandonare questa terra amara e bella. E se ce ne andassimo tutti? L’ironica provocazione lascia l’amaro in bocca. Poveri giovani sfruttati, sottopagati, umiliati e offesi da un sistema che non vede, non sente e non parla, ma dove tutti sanno cosa succede. E quando moriranno i vecchi che con le loro striminzite pensioni cercano di aiutare i fallimentari bilanci familiari, cosa succederà? La gente quando è ridotta alla miseria è capace di tutto.
Corigliano, il più grande centro della provincia di Cosenza, è ridotto ad un piccolo feudo, senza voce in capitolo, privo di servizi essenziali a tutti i cittadini, dove il diritto alla salute è un optional , goduto parzialmente da chi se lo può permettere. Ma se ti viene un accidente dove vai a sbattere la testa? Se hai una malattia cronica, se hai bisogno di controlli e monitoraggi, come fai? Quando ti dicono che non c’è posto in ospedale e devi andare a Policoro che fai? Armi e bagagli ci trasferiamo in Basilicata? Se hai la sfortuna di un disabile, di un allettato in famiglia, che fai ? E intanto si continua a litigare dove spostare questo o quel reparto fra gli ospedali di Corigliano e Rossano o addirittura a farci andare fuori. E il famoso, meglio famigerato, nuovo ospedale della sibaritide, che fine ha fatto? Sogni, chimere…
Chissà forse da morto si troverà un po’ di pace, ma neanche nel cimitero c’è posto e bisogna aspettare il turno, quando esce un posto, per essere seppelliti.
Le strade che c’erano non esistono quasi più, al loro posto ci sono delle voragini gigantesche per allenare gli autisti ad una guida vigile e abile ad aggirare gli ostacoli. Ma vi siete accorti dell’aumento del traffico e che c’è bisogno di costruire nuove strade e nuovi percorsi alternativi? Perché non si sistemano a dovere quelle già esistenti?
La ferrovia perché è abbandonata? Conviene a qualcuno mantenere questo status quo? La questione della strada 106 perché non viene risolta e non si cercano alternative? Perché è stato accantonato il progetto aeroporto? Come può decollare l’economia, il turismo, se non siamo collegati al resto del mondo? Il porto perchè non viene potenziato? Non facciamo scipparci altri servizi essenziali (vedi il tribunale di Rossano).
Non ragioniamo con una logica campanilistica e coltivando ognuno il proprio misero orticello. L’unione fa la forza . Uniamoci e combattiamo per il bene comune.