Sarà, probabilmente, un problema di comunicazione del lavoro realizzato e/o in itinere (ed in caso bisognerebbe porsi qualche interrogativo su modalità finora perseguite), ma l’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano, pronta al rilancio della sua azione con il prossimo varo della nuova giunta, sembra non riesca a farsi comprendere ormai da molti cittadini.
Ad oltre due anni di distanza dal suo insediamento, inoltre, si registra il “divorzio” tra la maggioranza di governo e il gruppo dei tre consiglieri comunali di Corigliano Rossano Domani (Salimbeni, Gammetta e Cassano), sancito da un documento odierno della stessa maggioranza pro-Stasi che porta le firme di tutti gli altri consiglieri (ivi compreso del consigliere De Gaetano, rientrato quindi all’interno della medesima).
Orbene, in attesa degli “Stati Generali” annunciati dalla maggioranza nel suindicato documento, si registra un ulteriore ed evidente dato afferente il deficit di comunicazione esistente anche tra l’Amministrazione e taluni rappresentanti istituzionali del territorio. Ad essere sinceri, in questi anni, non si è assistito ad un granché di spirito di coesione e coinvolgimento tra compagine amministrativa e parlamentari eletti proprio a Corigliano Rossano (ben 4) sui grandi temi legati allo sviluppo territoriale: non ne conosciamo le cause, ma ci limitiamo ad evidenziarne gli effetti.
Di certo c’è che tra la senatrice Rosa Silvana Abate – solerte e attenta rappresentante istituzionale della Sibaritide e non solo, eletta nel Movimento 5 Stelle ed oggi appartenente al Gruppo Misto, cordiale e propositiva da sempre – e l’attuale Amministrazione comunale non vi sia un positivo rapporto. Noti sono i dissapori e le reciproche dichiarazioni al vetriolo a mezzo stampa tra lo stesso primo cittadino Flavio Stasi e la senatrice in merito alla questione dell’ammodernamento della strada statale 106. Oggi, a margine del comunicato dei consiglieri di maggioranza sul rilancio dell’azione amministrativa e sul “progetto ambizioso” della città unica, si registra proprio sul Blog di Corigliano, nei commenti a mezzo Facebook, un commento a firma della senatrice Abate, che testualmente recita: “Dovremmo sapere quali sono questi progetti. Ancora cemento e consumo del suolo agricolo?”.
Parole chiare che, al netto di qualsivoglia polemica, rendono palese, dal punto di vista della senatrice, una cocente delusione sul piano dei fatti tangibili nella e per la comunità e, viceversa, una particolare attenzione per altri aspetti, invece poco inclini allo sviluppo sostenibile del territorio. Un’occasione perduta, a prescindere dalle posizioni politiche di ciascheduno, poiché laddove non c’è collaborazione e sinergia istituzionale è difficile che si vada avanti in meglio, soprattutto per chi auspica rilancio e crescita.
Fabio Pistoia