C’è bisogno di un “buongiorno”, per ricominciare a vivere, pur se con la dovuta prudenza, dopo due mesi d’obbligato torpore. A chiederlo al Sindaco di Corigliano Rossano, con un appello all’uopo stilato, è il concittadino Antonio (per tutti Tonino) Montalto, apprezzato fabbro di lungo corso residente nella frazione Ministalla dell’area urbana coriglianese.
“Sono da due mesi, come tutti, in ritiro forzato nella mia abitazione con la famiglia, nel rispetto delle vigenti normative. Adesso, tuttavia, penso che sia arrivato il momento, anche alla luce della situazione locale, d’iniziare a dare segnali di ripresa sociale ed economica, sempre in nome della prudenza, altrimenti qui rischiamo tutti il collasso. Mi rivolgo direttamente al signor Sindaco – dichiara Moltalto – affinché, oltre ai contagi, ci informi su quanto intenda far riavviare tutte le nostre attività. Tanti concittadini come me sono fermi e non possiamo più rimanere mani nelle mani, ad attendere non si capisce poi cosa esattamente, anche perché col nostro mestiere non si verrebbe a creare nessun genere di assembramento. Chiedo al Sindaco di consentirci di ritornare ad esercitare il nostro quotidiano lavoro. Il popolo degli autonomi, delle partite Iva, nonché le categorie come quella alla quale appartengo, non riesce a pagare le tasse, che comunque continuano ad arrivare, e nessuna novità s’intravede all’orizzonte”.
Fabio Pistoia