Una rinnovata classe dirigente, pronta a confrontarsi sulle dinamiche e problematiche cittadine e comprensoriali ed a proporsi, con competenza, passione e impegno, nelle importanti sfide che attendono il presente e il futuro della comunità. Donne e uomini, giovani professionisti nonché operanti nei più svariati campi della vita associata, che intendono s volgere attività politica pur in assenza di competizioni elettorali alle porte, anzi a distanza di poche settimane dalle Regionali del 26 maggio scorso.
Tutti ritrovatisi la sera di venerdì 7 febbraio nel cuore del centro storico coriglianese per la prima riunione organizzativa (successiva a quella afferente l’analisi del voto regionale) del cosiddetto “Movimento del Territorio”.
La riunione è stata coordinata da Pasqualina Straface, già Sindaco di Corigliano Calabro e reduce da una notevole affermazione elettorale regionale che l’ha vista, pur se non eletta, candidata più votata nella città di Corigliano Rossano. Alla stessa Pasqualina Straface va ascritto il merito di aver avuto la capacità d’infondere nuova linfa motivazionale in numerosi concittadini, molti dei quali appunto giovani, verso l’impegno pubblico, la passione per la politica, la necessità di un ricambio generazionale. Un modus operandi che Pasqualina Straface, d’altronde, aveva già promesso nel corso dell’ultima competizione elettorale: “Tornare a fare politica, una politica che non si ferma alle elezioni ma che continua anche e soprattutto all’indomani dell’appuntamento con le urne, per riunirsi, studiare e confrontarsi sulle questioni che interessano la città, il territorio, la popolazione”.
Durante la partecipata riunione organizzativa sono state analizzate diverse tematiche attuali locali, quali la redazione del nuovo Statuto comunale, la riorganizzazione degli Uffici comunali, l’emergenza Sanità (anche sul capitolo Pediatria tornato a riproporsi nelle ultime ore). Per meglio organizzare il lavoro che attende il team, si è deciso di procedere alla suddivisione dei componenti in appositi Dipartimenti per aree tematiche, con l’individuazione dei relativi responsabili e delle tappe che attendono il percorso intrapreso: dall’urbanistica e lavori pubblici alla cultura, dalle politiche sociali al turismo, dalla viabilità all’ambiente, dalla pubblica istruzione alle attività produttive, e via discorrendo.
Un percorso aperto alla fattiva collaborazione di quanti, lontani dalle sirene elettorali, desiderano impegnarsi in prima persona per contribuire a far riprendere alla nostra città il ruolo da protagonista che la storia e le sue peculiarità le hanno naturalmente conferito.
Fabio Pistoia