Oltre al danno, la beffa. La Tasi, a Corigliano, sarà più cara dell’Imu per le famiglie povere. Il nostro Comune ha infatti adottato il massimo sulla prima casa e pertinenze (3,3‰), mentre per gli altri immobili è già in atto il massimo della tariffa.
Di certo, non si scopre l’acqua calda. Ma è bene informare e informare e informare ancora, perché quest’atto compiuto in Consiglio Comunale non si dimentichi.
Colpevole non è solo l’Amministrazione, ma anche quanti, nell’opposizione, presenti alla seduta dell’Assise, non si sono opposti, anzi hanno avallato, una simile decisione.
È vergognoso che dinnanzi all’attuale crisi economica, che investe giovani, anziani, intere famiglie, il Comune, anziché attuare politiche fiscali con un occhio rivolto al sociale e allo stato di bisogno, applichi il massimo che gli è consentito per raccogliere soldi. Così sappiamo amministrare tutti, dal più navigato politico al bambino che gioca per strada.
Pagare il massimo, poi, per ricevere in cambio cosa? Forse, per il “privilegio” di avere una casa, la prima casa, l’abitazione principale, in un paesotto dove i servizi scarseggiano o non vengono addirittura erogati?
GIORDANO BRUNO