C’è da rimanere senza parole di fronte allo stato di profondo abbandono in cui vivono da tempo ben 32 famiglie delle case popolari di Favella della Corte di Cantinella località Corigliano. Sono stato contattato da alcuni abitanti di quella zona, i quali mi hanno invitato a recarmi sul posto per rendermi conto di questa autentica bomba sanitaria, tenuto conto del fatto che questa gente sa dell’impegno che il sottoscritto dedica verso i problemi della gente e soprattutto di chi non ha la forza per reclamare i propri sacrosanti diritti.
Una volta giunto sul posto ho visto cose davvero allucinanti, zecche da tutte le parti, animali di ogni risma, tra questi anche serpenti e poi tantissimi rifiuti. Queste persone, badate bene, mi dicono che è da ben 40 giorni che l’Ecoross non va a ritirare i rifiuti, una cosa vergognosa. Da qui, come potete immaginare, la puzza ed il degrado davvero indicibile. Chiedo al sindaco come è possibile nel 2020 abbandonare così una parte del territorio e tante famiglie, che hanno vecchi e bambini ? Ho visto scene che mi hanno mortificato come cittadino, perché non pensavo che potesse esistere nella nostra città un tale degrado che, lo ripeto, non è solo di carattere igienico-sanitario ma anche e soprattutto di carattere civile e morale. E’ ovvio che questa gente ormai è stanca e vuole difendere in tutti i modi la propria salute e la propria dignità di cittadini che pagano le tasse. Ecco perché attenderanno fino a venerdì prossimo che l’Ecoross e il comune si facciano vivi per bonificare tutta la zona, altrimenti domenica mattina, io sarò presente, daremo vita ad una forte forma di protesta perché non è giusto che questa gente possa vivere in condizioni assolutamente proibitive, lo ripeto non solo dal punto di vista igienico-sanitario ma anche civile e morale. Il sindaco Flavio Stasi è avvisato, faccia in modo che già da domani organizzi una bonifica ed una disinfestazione della zona, altrimenti sarà protesta dura e combatta.
Corigliano-Rossano, 25 maggio 2020
Domenico Piattello
Già candidato a sindaco e al Consiglio provinciale