Il 1 Luglio una “ fantomatica” associazione di panificatori decide di aumentare il prezzo del pane da 2,00 a 2,50 di euro, evitato grazie all’intervento del nostro gruppo. Il 3 Agosto viene pubblicato sul Blog il comunicato stampa dell’esercente Natozza, dove si denunciava che oltre l’aumento, non rispettato da tutti, anche la mancanza di consegna del pane agli esercenti di tutto il Centro Storico dell’area di Corigliano Calabro che vista la sleale concorrenza si sono rifiutati di attuare l’aumento. Ci chiediamo ma questo è legalmente possibile?
Ad oggi ci arriva notizia che ancora ci sia un tentativo di aumentare il prezzo a novembre.
La vicenda è alquanto oscura, perché in più articoli abbiamo denunciato questa situazione, e ancora nessuna risposta da parte del legale rappresentante“COMITATO PROMOTORE NUOVA ASSOCIAZIONE PANIFICATORI DISTRETTO ALTO IONIO COSENTINO”, a cui vogliamo ricordare che queste pratiche sono riconducibile a veri e propri “CARTELLI”.
Ci piacerebbe e rinnoviamo nuovamente l’invito, conoscere i rappresentanti di questo comitato, o se hanno interpellato le associazioni di categoria prima di mettere in pratica questi aumenti in maniera sconsiderata.
Vogliamo precisare che il prezzo del pane non viene imposto da una legge ma c’è un prezzario che la categoria decide e deposita presso gli uffici competenti in relazione alla decisione dell’assemblea di categoria.
Resteremo vigili su come si evolverà la vicenda, e ribadiamo che questa è una questione di giustizia sociale al quale noi tutti dovremmo interessarci.