Assisto, per caso, a Vaccarizzo Albanese, a un matrimonio tamarro (per via dei menù e degli addobbi che facevano pensare a un mercato di prodotti tipici calabresi), stranamente celebrato col rito latino e non con quello greco – bizantino (orrore), e scopro che, al di là dell’amicizia col sindaco del piccolo borgo arbereshe, a spingere gli sposi verso questa scelta bizzarra (o scellerata),
potrebbe essere stata l’idea della promozione turistica, che, nei borghi antichi, si potrebbe legare anche all’industria dei matrimoni. Ora, ai teneri protagonisti di questa vicenda vorremmo spiegare che se c’è una possibilità per gli antichi borghi di crescere, questa non è di certo legata ai matrimoni, ma al turismo esperienziale. LEGGI ARTICOLO COMPLETO