Com’è noto con il decreto “mille proroghe” si riapre una nuova possibilità per il comune di Corigliano per ciò che concerne il salvataggio del locale ufficio del Giudice di pace. Infatti nel provvedimento governativo è inserito un emendamento, riguardante la possibilità di mantenere in vita questi uffici che in precedenza erano stato chiusi, sempre su decisione ministeriale.
In particolare il provvedimento concede questa possibilità agli uffici dei comuni con un grande bacino d’utenza, dov’ è venuto meno un presidio di giustizia, ed è sicuramente il caso di quello di Corigliano. Ma per fare ciò il provvedimento concede di tempo fino al 30 giugno agli enti locali per chiedere il ripristino degli uffici soppressi a patto che si facciano carico delle spese per la copertura finanziaria e formazione del personale. Abbiamo chiesto al presidente del consiglio comunale, Pasquale Magno, che è anche un avvocato quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale in merito: “Ci stiamo già attivando – afferma Magno – per mantenere in attività qui a Corigliano gli uffici del giudice di pace. Stiamo già valutando il da farsi perché è importante che questo presidio di giustizia rimanga in città. Sappiamo benissimo – continua ancora il Presidente del consiglio comunale – l’importanza che riveste questo ufficio, non solo dal punto di vista dell’amministrazione della giustizia. Sono convinto che l’amministrazione guidata dal sindaco, Giuseppe Geraci, si muoverà per tempo e farà in modo da trovarsi pronta ad adempiere alle richieste formulate dal ministero entro il prossimo 30 giugno”. Parole queste pronunciare dal presidente Pasquale Magno confortanti su quello che dovrà essere il futuro del giudice di pace coriglianese. Frattanto registriamo anche una dichiarazione del consigliere comunale del Pd, Carmen Emiliana Fusaro, che non appena ha appreso la notizia afferma: “Chiediamo all’Amministrazione di non perdere questa occasione e avviare nell’immediato un lavoro concreto e attrezzarsi per il ripristino dell’Ufficio del Giudice di Pace”.
Giacinto De Pasquale