E’ divertente vedere che in giro ci sia ancora tanta gente capace di pensare che il sindaco di una città sia il suo male assoluto. E lo sia al punto che di fronte a una qualsiasi cattiva azione, o presunta tale, come può essere anche il cattivo funzionamento di un servizio (cose che capitano anche in città modello), la violenza, da parte dei cittadini, possa cambiare tutto. Meno divertente, invece, è il fatto che spesso le stesse persone dimentichino che questo resta un territorio dove i mali assoluti sono altri: l’illegalità diffusa, le troppe tasse (per le quali nessuno invoca la rivolta fiscale), una giustizia delirante
(che guarda caso nessuno ha il coraggio di denunciare, perché spesso serve alla causa), una burocrazia assassina (vero male di tutti i nostri municipi, diventata casta intoccabile per via di leggi assurde) e soprattutto una classe dirigente mediocre e irresponsabile, se non criminale (di cui fanno parte imprenditori, intellettuali, liberi professionisti e giornalisti), di cui nessuno chiede il linciaggio quando chiude gli occhi di fronte allo sfascio, perché ha bisogno del potere, che se la compra (e compra il suo vile silenzio) con sussidi, favori e prebende d’ogni genere.
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