Parafrasiamola. Ma rovesciamo il concetto in chiave veritiera. Perché – si sa – Corigliano Calabro è un luogo orripilante retto da una cricca d’inetti e bugiardi patentati. Corigliano continua ad essere distrutta ed offesa dall’azione ormai insostenibile della disastr-amministrazione della cricca capeggiata dal sedicente sindaco Giuseppe Geraci.
Già. Ma cosa s’aspettavano costoro dopo i disastri combinati dal giugno del 2013 in poi e continuati con l’avere lasciato mezzo paese senz’acqua da oltre una settimana in qua, giorni di Natale e Santo Stefano compresi? Omaggi floreali e confetti? Crediamo sia loro andata oltremodo bene, come al solito, perché i coriglianesi sono storicamente per nulla avvezzi a menare le mani laddove vanno menate.
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