Zia Mirella ha lasciato la scena di questa mondo, durante i festeggiamenti del Patrono, quasi a lasciarsi accompagnare da San Francesco alle porte del Paradiso.
Persona dall’animo nobile e dal cuore buono, terziaria di San Francesco, che accoglieva sempre con il sorriso e con garbo. Quelle figure che non dovrebbero mai andare via. Per questo bisogna ricordare e fare memoria, perché le nuove generazioni trovino esempi positivi. Domenica scorsa non ha voluto mancare alla Festa della Divina Misericordia, quel legame sempre forte con la sua Comunità di appartenenza, l’Immacolata di Corigliano, che ha servito nel silenzio e con generosità. Ora può di nuovo riabbracciare il suo sposo, Giuseppe, che ha amato e accudito durante la malattia a testimonianza di una fede forte e di un’amore senza limiti. Ai figli Dolores e Salvatore la nostra vicinanza e il nostro affetto.
francesco caputo