Com’è attuale ciò che scrissi, poco più di un anno addietro, sul protagonista dell’odierna storia. Non importa conoscere personalmente qualcuno, ma sentirne parlare.
È ciò che conta, nella società imperante e nel costume del nuovismo a tutti i costi, fondata sulla civiltà dell’immagine e non di rado, ahinoi, sul declino dei contenuti. Accade tuttavia – vivaddio! – che si senta parlare di taluni giovani, finanche a livello nazionale, per traguardi conseguiti ed entrate a gamba tesa nel mondo della musica.
È il caso di un giovane nativo di Corigliano Calabro, che a soli 26 anni fa già tanto “rumore”, nell’accezione più positiva del termine, essendo un rapper conclamato e da più parti ambito. Quello di Cosimo Arnone è un nome che già spopola sul web e in tutt’Italia e che oggi ci regala una nuova “creatura”: il brano “Sailor Moon” (https://youtu.be/tTgexDv3JNM). Un inno all’amore con il quale il Nostro consegna un profondo messaggio, nel solco della sua produzione mai frivola o autoreferenziale.
La passione per la musica accompagna questo ragazzo da sempre e negli anni affina la sua tecnica, fino alla pubblicazione del suo singolo d’esordio, “Barrio”, riscuotendo un notevole successo, soprattutto tra i giovanissimi. Arnone ha pubblicato lo scorso anno l’altro suo singolo, “Nairobi”, divenuto un tormentone tra i cultori del genere.
Anche con “Sailor Moon”, il rapper fa della sincerità il suo cavallo di battaglia ed esprime chiaramente la voglia di fare la differenza semplicemente essendo se stesso, senza maschere e infingimenti. In una parola: essendo real.
A prescindere dalle rispettive preferenze musicali, il dato finale comunque non cambia: è una storia da raccontare, quella del concittadino Cosimo Arnone, in tempi di ricerca di popolarità di gente che, invece, poco o nulla ha da narrare. È la storia di un figlio di Corigliano che ama la sua città e vuole portarne in alto il nome e, inoltre, ha in serbo per il futuro numerose e importanti collaborazioni artistiche. Ecco perché lo si fa con diletto e un pizzico d’orgoglio, augurandogli il meglio in divenire, e perché di lui apprezzo molto la sensibilità, lo spirito d’appartenenza, la volontà di cambiamento.
FABIO PISTOIA