«Doveroso da parte mia, giunti alla fine di questa Seconda Stagione Concertistica, ringraziare tutti coloro che hanno seguito, in modo appassionato e assiduo, tutti i nostri concerti e soprattutto coloro che hanno collaborato alla realizzazione di una kermesse di altissimo livello ,con un programma di otto concerti ognuno diverso dall’altro.
Un G R A Z I E al Conservatorio Paisiello di Taranto, nelle persone del Direttore il M° Lorenzo Fico e il M° Gabriele Maggi, coordinatore artistico della Stagione, sempre vicini al nostro Istituto e alla nostra città.
Un G R A Z I E alla Paisiello Symbola Brass, al M° Antonio Ricciardi ed al M° Larry Franco per aver accettato il nostro invito e per averci regalato un concerto memorabile!
Un G R A Z I E all’Amministrazione Comunale,al Sindaco Dott. Giuseppe Geraci, all’Assessore alla Cultura il Prof. Tommaso Mingrone, sempre presente e vicino al nostro Istituto.
Un G R A Z I E per la collaborazione all’Associazione White Castle che ci ha ospitati in questo meraviglioso Castello, all’associazione Zelda, a Tele A1, a Gabriele Strumenti Musicali.
Un G R A Z I E particolare va a tutti gli imprenditori della nostra città che hanno creduto nel nostro progetto:
Mielemas, Azienda Gallo, Ias autolinee Scura, Azienda Favella, Brunito distribuzione bevande,Carpemnatura bio, Gruppo Aversente, Zurich assicurazioni, Panificio Malagrinò, Ortopedia centro del piede, Poker cafè, Coab, Mobilificio Rosa, TKT VIAGGI, Green Power energia,che nonostante il difficile periodo di ristrettezza economica che stiamo attraversando,contribuendo fattivamente alla realizzazione.
Un G R A Z I E a tutti gli Artisti che si sono esibiti nella rassegna, li ringrazio per la loro grande professionalità e per l’alto livello dei concerti proposti.
Un G R A Z I E al meraviglioso pubblico che ci ha seguiti in tutti gli otto concerti e che è stato supporto incoraggiante in questi mesi, per chi, come me, è dietro le quinte a preparare gli eventi.
Un arrivederci a tutti alla terza stagione Concertistica Città di Corigliano Calabro.
G R A Z I E !»
Giorgio Luzzi