Rabbia, sgomento e sfiducia. Queste sono le sensazioni che avvertiamo dai nostri assistiti dalla pubblicazione delle graduatorie del bonus alimentare.
Abbiamo, sin dalla pubblicazione del bando, manifestato le nostre perplessità sulle modalità di erogazione delle varie misure. In particolare, sono state evidenziate agli uffici comunali le perplessità su un bonus che venisse erogato in base ad un criterio cronologico. Dagli uffici, sono arrivate molteplici rassicurazioni ma nonostante ciò nessuna delle nostre istanze è stata recepita. Qualcuno dei nostri amministratori sa che per presentare le domande tanti nostri concittadini (non essendo in possesso dello Spid e di uno scanner!) hanno perso giorni al lavoro, hanno fatto file di ore prima in posta e poi davanti alle sedi sindacali ed hanno lasciato i figli in auto ad attendere. Non abbiamo accettato allora e non accettiamo ora sistema un assistenzialistico a misura dì click. Un sistema che tuteli il più veloce e non il più bisognoso. Paradossali sono, poi, le esclusioni relativamente alla “misura C” non essendo prevista in alcun punto del bando l’esclusione dal beneficio per coloro che usufruiscono del “bonus sociale luce”. D’altronde, tutti i soggetti con un 1SEE inferiore o pari a € 8.265,00 godono del detto bonus in modo automatico. Chiediamo di rivalutare i criteri e le misure da erogare in una chiave più omogenea e, pertanto, rinnoviamo la disponibilità per un’analisi dei dai dati emersi dalle graduatorie. Questo ennesimo brutto episodio di politica sociale, ci auspichiamo sia da monito per chi ci amministra per aprire finalmente un tavolo d’interlocuzione costante con le associazioni sindacali per creare una sana e costruttiva rete tra cittadini e istituzioni.
Manuel Basile
Patronato Enasc