Un’altra stagione estiva sta facendo il suo corso, presentando nuovamente le problematiche irrisolte che, di anno in anno, riaffiorano sul territorio. Unico dato confortante è la predisposizione della nuova Amministrazione comunale di voler affrontare il tutto in modo graduale e definitivo, soprattutto per volontà del Sindaco Flavio Stasi.
A Piana Caruso, località montana situata nell’area urbana coriglianese, abbandonata dalle istituzioni da diversi anni ma sempre cara e viva nel cuore di quanti ne apprezzano la salubrità dell’aria e la bellezza dei luoghi, è evidente la rabbia e l’amarezza di di concittadini e villeggianti, alle prese con le consuete scene di degrado. All’ingresso della Piana, a pochi passi dai cosiddetti “canali” dell’acqua e del caratteristico bar della zona, sono presenti, in tutta la loro incuria, i resti di una struttura rimasta a metà, che sarebbe dovuta essere un anfiteatro.
Da oltre un decennio tale manufatto è divenuto un ricettacolo a cielo aperto, uno spazio pubblico privo di alcuna funzione ed utilità. Avrebbe potuto invece ospitare una piazza, un’area destinata ai giochi per i bambini, un angolo parcheggio, invece non è nulla di tutto ciò. Semplicemente, un ulteriore pugno nell’occhio e un’offesa al decoro, e nulla più.
Quel che resta di questa ipotetica struttura testimonia uno dei simboli del fallimento politico-istituzionale del passato e rende pienamente comprensibile lo stato di malessere e insoddisfazione che regna tra quanti hanno a cuore le sorti della zona montana coriglianese. Di qui l’appello che residenti e villeggianti rivolgono all’Amministrazione comunale da poco insediatasi affinché affronti, durante il suo mandato, questa problematica e restituisca tale area del territorio alla comunità, confidando in primis nella sensibilità del Sindaco Stasi.
Fabio Pistoia