E’ terminata all’insegna dell’entusiasmo e di un grande insegnamento morale l’esperienza formativa di alcuni studenti coriglianesi a bordo della “Nave della Legalità – Palermo chiama Italia”. Si tratta di quattro ragazzi – Antonio Pio, Angelo, Luigi e Francesco – e due docenti – Rosetta Fusaro e Lidia Alice – della scuola primaria “Gianni Rodari” dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Tieri”, i quali, anche su forte impulso della dirigente scolastica Bombina Carmela Giudice, hanno voluto partecipare personalmente per commemorare le stragi di Capaci e D’Amelio .
Dopo la chiamata giunta dal Ministero ed essere tra i vincitori, la suddetta scuola ha meritato un posto sulla nave salpata nel pomeriggio del 22 maggio scorso da Civitavecchia per sbarcare il giorno dopo a Palermo. Una commovente cerimonia, con tutti gli studenti accolti con la canzone di Fabrizio Moro “Pensa” e tantissimi palloncini tricolore prima dell’imbarco.
Alla cerimonia tenutasi al porto di Civitavecchia, banchina n. 8, hanno partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Istruzione Bussetti, il magistrato e già presidente del Senato Pietro Grasso, il ministro della Giustizia Bonafede, il procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, il capo della Dia Governale, l’amministratore delegato della Rai Salini, il capo della Polizia Franco Gabrielli e don Luigi Ciotti insieme all associazione “Libera”. Il Premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini hanno raggiunto l’aula bunker dove si sono svolte le cerimonie istituzionali.
Studenti e insegnanti coriglianesi si sono poi recati a bordo della nave per Palermo, dove il giorno dopo sono stati smistati nei quartieri simbolo della legalità. Alle ore 15 si è svolta la marcia che, partendo da via D’Amelio, è arrivata all’albero Falcone, di fronte casa del magistrato. Qui ci si è ritrovati con gli altri gruppi, provenienti dall’aula bunker e dal Villaggio della Legalità, mentre loro da piazza Magione. Il gruppo locale ha portato lo striscione ufficiale della manifestazione, una grande emozione. Alle 17.58, ora della strage, il minuto di silenzio seguito da un lunghissimo applauso. ‘La nostra vita sarebbe più gioiosa se ci liberassimo dalla mafia”, così Maria Falcone visibilmente commossa ha parlato dal palco allestito sotto l’albero Falcone; “ho quasi la sensazione oggi di vedere Giovanni che esce dal portone con le sue cartelle sotto il braccio”.
Maria Falcone ha ringraziato tutti i professori e i ragazzi che ricordano Giovanni e Paolo che sono, ha detto, “l’Italia migliore”.
Un grazie all’associazione Falcone che insieme al Miur hanno fatto sì che i ragazzi siano ritornati a casa con un’esperienza indimenticabile. Tutti commossi e con tante domande, ma anche soluzioni. “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Con questa frase, che racchiude un prezioso bagaglio umano e culturale e che è sempre ripetuta dall’insegnante e referente del progetto della legalità Rosetta Fusaro, si è conclusa questa bellissima iniziativa.
Fabio Pistoia