Manca poco più di un mese alla prossima competizione elettorale, quando la “nuova” città di Corigliano Rossano sarà chiamata a scegliere l’amministrazione comunale. La Settimana Santa, che ci apprestiamo a vivere, richiama momenti forti di spiritualità e tradizione, tra gli eventi più importanti c’è la Via Crucis che ricorda, attraverso le “stazioni”, gli eventi più significativi della Passione di Gesù. Corigliano Rosssano quando terminerà la sua Via Crucis?
La Sanità, le condizioni precarie dove lavorano gli operatori sanitari degli ospedali-spoke di Corigliano Rossano. Altra tappa della “Via Crucis” l’ospedale unico, ma per questo c’è davvero bisogno di affidarsi al buon Dio, visti i risultati “catastrofici” dell’uomo. Una “stazione” dedicata alla situazione finanziaria del nuovo Comune, servirà davvero un “miracolo” per evitare il dissesto finanziario. Una “stazione” è dedicata alle “buche” dove c’è il rischio di cadere e farsi male, che fanno sembrare la nostra città “bombardata”. Altra “stazione” dedicata ai giovani, a quelli che hanno dovuto abbandonare Corigliano Rossano per trovare fortuna altrove. Una “stazione” dedicata agli amici di Thurio, dei Centri storici, di Donnanna e di tutte le Frazioni che vivono tra i più svariati problemi, dalla mancanza di acqua e luce, al ripristino di una vita dignitosa e normale. Un’altra stazione è dedicata ai tanti giovani che in questi giorni mettono la loro “bella faccia” su internet per ricevere consensi, sicuri di poter risolvere i problemi di Corigliano Rossano, ma incapaci, e soprattutto senza la minima conoscenza delle problematiche del territorio. Siete stati capaci di farvi rubare pure la dignità, complimenti! Una stazione, l’ultima, la dedico a te, prossimo sindaco di Corigliano Rossano. Ricordati che sarai il sindaco di tutti, di un territorio vasto, pieno di problematiche ma con un unico denominatore, la voglia di cambiare. L’impresa è difficile ma non impossibile e poi dopo la crocifissione arriva sempre la risurrezione. E le prime luci della Pasqua portino una nuova “luce di primavera” per Corigliano Rossano.
Francesco Caputo