L’ assemblea degli iscritti delle Camere Penali di Rossano e Castrovillari, convocate presso il palazzo di Giustizia di Castrovillari per dibattere delle gravi ricadute che recenti iniziative governative avrebbero sulla tenuta dei principi fondanti il nostro sistema penale ed altresì per concordare iniziative di utile informativa e di coinvolgimento della società nella battaglia di civiltà che l’Unione dei penalisti italiani ha avviato con la proclamata astensione dalle udienze, con momento di sinergica espressione nella manifestazione che si terrà a Roma il 23 novembre prossimo,
condivide la forte preoccupazione e l’allarme presente nell’ avvocatura penale per gli inequivoci segnali che sottendono a svolte illiberali espressi dalla anticipazione della riforma della Giustizia in itinere, tra l’ altro contenuti nel Disegno di Legge in materia di “Misure di contrasto dei reati contro la P.A.” al cui interno – ed a tacere delle repressive modifiche assunte in materia penitenziarie e di diritto processuale e sostanziale – risulta introdotto l’emendamento per la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado addirittura non distinguendosi tra statuizioni di condanna o di assoluzione così sopprimendo nei fatti un si importante istituto di garanzia. La stessa assemblea evidenzia in aderenza a quanto già espresso dalle rappresentanze nazionali, la funzione equilibratrice dell’ istituto della prescrizione, a presidio della ragionevole durata del processo che è principio indissolubile di cultura giuridica a respiro europeo, evidenzia ancora e con fermezza come i ritardi nella celebrazione del processi o il differimento delle udienze sfuggano alla disponibilità dell’ avvocato che non ha alcun potere in materia dacché’ l’ unico caso in cui il rinvio di un procedimento è conseguenziale ad una iniziativa difensiva, comporta ope legis la sospensione dei termini prescrizionali;con sdegno ricusa
l’ alimentarsi di una deriva populista che vorrebbe sversare il cronico ritardo in cui versa la macchina giudiziaria a non individuate condotte dilatorie iniquamente ascritte all’avvocatura alimentando spinte giustizialiste assecondate da improbabili rimedi sanzionatori quali la sospensione della prescrizione in appello, fingendo di ignorare o concretamente ignorando che il maggior tempo utile alla attività di verifica della fondatezza della notizia di reato è consumato nella fase delle indagini preliminari e che sui rinvii delle udienze non può giammai intervenire l’Avvocato, plaudel’unanime adesione alla decretata astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale a conferma della condivisione dei principi di libertà espressi anche nel giusto processo e quindi l’impegno di strenua resistenza ad ogni iniziativa lesiva dei cardini del diritto penale liberale, fa votia che si percorrano non dissennate svolte autoritarie ma si perseguano le più ampie garanzie di difesa dei cittadini ed il loro costituzionale diritto a non rimanere ab libitum sottoposti ad un giudizio che di per se’ è pena.
(Documento porta la firma dei Presidenti avvocati Giovanni Zagarese e Liborio Bellusci e dei segretari avvocati Ettore Zagarese e Antonio De Biase)