Nella qualità di vice Presidente di Animal Protection Italia devo denunciare che negli ultimi 15-20 giorni l’ attività relativa al randagismo è giunta al collasso.
Canili che rifiutano gli ingressi dei randagi nonostante le gravi criticità sul territorio comunale di Corigliano Rossano dove vi è una presenza grave e significativa di randagi i quali spesso vengono investiti da mezzi che transitano per le strade del territorio,cani malati di LEHISMANIA patologia molto importante per la incolumità sanitaria dei cittadini,cani affetti da altre patologie infettive.
Oltretutto bisogna denunciare una condizione organizzativa del Servizio veterinario grave nel senso che, spesso o quasi sempre per poter comunicare con i medici veterinari reperibili diventa difficilissimo poiché molti di loro nonostante ricoprono ruoli organizzativi importanti non si rendono responsabili di espletare il proprio servizio in modo confacente alle esigenze del momento.
Ricorre l’ obbligo di fare riferimento non solo come sopra citato il servizio veterinario ma anche alle competenze comunali poiché carenti di organizzazione nell’ espletamento del servizio di propria responsabilità.
Voglio citare un caso emblematico della domenica sera del 28 Aprile dove a seguito di segnalazione di un cucciolo a bordo strada di un’ arteria trafficatissima dove siamo stati costretti a stazionare per ore con l’ unico obiettivo di prelevare il cane e ingressarlo presso il canile di riferimento – Corigliano Rossano cosa impossibile nonostante la disponibilità della squadra cattura e del veterinario reperibile sul territorio.
Sono state fatte decine e decine di telefonate ai veterinari del distretto Jonio sud del personale comunale che si occupa dei servizi presso il canile.Non solo,sono stati interpellate altre figure istituzionali del servizio di Igiene Urbana e randagismo dell’ Asp di Cosenza nella persona del responsabile.Unita’ di servizio di recente istituzione.
Dopo circa 4 ore di estenuante lavoro non è stato possibile il ricovero del cane presso il canile di riferimento e solo dopo la disponibilità del rappresentante delle guardie zoofile il cane è stato dato in consegna allo stesso grazie alla sua sensibilità in merito.
Il tutto a seguito aver redatto un verbale di consegna da parte del medico veterinario presente di turno,della Polizia Locale e di noi volontari.Considerato che nell’ ultimo periodo questa condizione e gravemente peggiorata si prega vivamente i sindaci e la direzione generale di avviare una valutazione dell’ attuale stato organizzativo che non risponde assolutamente alle esigenze del territorio.
Considerato che l’ attuale modello organizzativo va nella direzione di un peggioramento e non di un miglioramento .
Lo stato attuale crea difficoltà di salute ai randagi ponendo evidente violazione delle normative attuali.
Animali Protection Italia
Vice Presidente
Teresa Giuliano