Correva l’anno 1998. Era l’8 ottobre allorquando in via S. Annibale di Francia, nell’allora nuovo quartiere di contrada S. Francesco d’Assisi, nel cuore di Corigliano Scalo, alzava le saracinesche per la prima volta un’attività il cui nome era già tutto un invitante programma: “Dolce Forno”. Oggi, a distanza di vent’anni, quel medesimo luogo può a ben ragione definirsi uno dei più importanti simboli del commercio e delle attività produttive del territorio cittadino.
Nell’ambito del “tour” sulle “storiche” aziende e punti d’incontro che s’accingono a celebrare una lieta ricorrenza, curato dal giornalista Fabio Pistoia, un posto di tutto rispetto non può che essere occupato da “Dolce Forno” che in questo periodo, difatti, festeggia i suoi primi 20 anni d’attività. Si tratta di un lusinghiero traguardo che premia l’impegno quotidianamente profuso da Angelo, Liliana e Giuseppe, la splendida ed affiatata famiglia di titolari, professionisti del settore e stimati, oltre che per la loro indiscussa competenza, anche per l’educazione, la gentilezza, il modo di rapportarsi agli altri sempre all’insegna della cortesia e della disponibilità.
Angelo e Giuseppe Buonofiglio, padre e figlio animati dall’identica passione per il lavoro, nonché dalla discrezione e dall’umiltà; la signora Liliana Petrelli, volto di “Dolce Forno” sempre sorridente e professionale, la cui figura incarna la più autentica espressione dell’amore per il luogo al quale, da un ventennio a questa parte, la loro famiglia si è dedicata anima e corpo, privilegiando qualità e correttezza.
Questa panetteria, specializzata in numerose e squisite produzioni, e anche di dolci durante tutto l’anno e in occasione delle festività, negli ultimi anni è andata ulteriormente rinnovandosi, ampliando i propri locali e divenendo, da semplice punto vendita, anche un accogliente “angolo” dove poter degustare con tranquillità. Una scelta azzeccata, molto apprezzata soprattutto da tanti giovani e famiglie.
Complimenti a “Dolce “Forno” per questo particolare anniversario, pertanto, e auguri di lunga vita nel segno della tradizione.
Fabio Pistoia