Al peggio non c’è mai fine. Il vergognoso stato di salute delle arterie stradali di Corigliano e l’indifferenza delle proposte autorità non conosce confini. Oltre alle automobili quotidianamente incidentate, e ai gravi fatti di cronaca già verificatisi nel recente passato, cosa deve ancora accadere per sensibilizzare chi di competenza ad intervenire con celerità ed efficienza?
Oggi siamo a raccontare l’ennesima storia legata alle buche, o meglio alle voragini, delle quali le strade cittadine sono letteralmente disseminate. In contrada Giannone un ragazzo diversamente abile ha rischiato la vita, cadendo dalla sua carrozzina a causa di una buca “trappola” da tempo presente sull’asfalto. Una vicenda fortunatamente conclusasi nel migliore dei modi, ma ugualmente inaccettabile, che ci viene narrata da Natalino Altomari, giovane concittadino sensibile e attento alle problematiche locali e alle istanze dei soggetti più deboli e indifesi della società.
“Esprimo grande rammarico per questa storia, che poteva avere gravi conseguenze per il suo protagonista, un ragazzo che nei giorni scorsi, nelle prime ore del pomeriggio, a bordo della sua carrozzina, in compagnia del suo fedele accompagnatore-assistente, stava percorrendo un tratto di strada in contrada Giannone per andare a far visita alla zia. Solo grazie alla presenza dello stesso accompagnatore – spiega Altomari – si è evitato il peggio. Le ruote della carrozzina sono rimaste incastrate nella buca e il giovane è sbalzato in avanti, ma grazie alla prontezza di riflessi del suo assistente non si è schiantato a terra ma ha riportato solo qualche piccola lesione alla fronte e al piede. Qualche lesione al braccio anche per l’accompagnatore, entrambi soccorsi da alcuni automobilisti residenti della zona che si trovavano a transitare sul luogo dell’accaduto in quegli istanti. Quando si prenderanno dei provvedimenti per evitare situazioni di questo genere? Eppure a Corigliano è morto già un ragazzino a causa di una buca di grosse dimensioni. La nostra città ha bisogno di rampe d’accesso, marciapiedi, interventi per eliminare le barriere architettoniche. Non possiamo più aspettare e rischiare la vita a causa dello stato di degrado ed incuria nel quale versa il nostro territorio”.
Fabio Pistoia