Italia si, Italia no, Italia “gnamme”, la terra dei cachi…
La celebre strofa che “Elio e le storie tese” riportano in una loro canzone, quasi rimbomba nella testa quando penso alla fusione ed a quanto siamo fessi se rimaniamo (volutamente?) ciechi rispetto alle infinite potenzialità, ancora inespresse, di questa terra. Eh, già. E’ “appena” passato un “solo” anno da quando il consiglio comunale di Rossano, o meglio, i rappresentanti istituzionali del popolo,
eletti in rappresentanza fra quegli scranni, hanno offerto al loro popolo, all’UNANIMITÀ, la possibilità di decidere di “si” oppure di “no” in merito alla fusione dei comuni di Rossano e Corigliano. Ad un anno esatto da quell’ormai storico 16 gennaio 2015, dell’approvazione dell’atto di impulso a Corigliano non se ne ha traccia.
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