E’ ovvio che se abitassimo una città di uomini e donne veri, liberi e civili, ci sarebbe poco da commentare: un piano di rientro, concordato con la Corte dei Conti, per pagare debiti contratti per infrastrutture o per servizi essenziali, quali strade, acqua, fogne, illuminazione pubblica, asili, scuole, biblioteche e quant’altro, potrebbe anche starci e non ci scandalizzerebbe.
Corigliano è sempre più frequentemente teatro di vicende allucinanti, come quella che impone al comune di pagare ben 1.600.000,00 euro l’anno, per dieci anni, per ripianare, coi soldi dei cittadini-contribuenti, i debiti accumulati dalle varie amministrazioni, per chissà quali loschi scopi e per una cifra vicina ai 20 milioni di euro.
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