Quotidianamente, amici e conoscenti che incontro muovono proteste verso l’Amministrazione comunale. E’ quasi diventata l’attività più in voga, ed è inutile appellarsi alla pazienza. In tanti sono davvero arrabbiati. Tutti parlano di diritti negati! È vero, sono davvero tante le cose che non vanno. Mancano molte certezze e, negli uffici, più che dare risposte sicure, si preferisce percorrere la strada del “mò vediamo” oppure “parlate con il sindaco, non dipende da me”.
Moltissime questioni nel rapporto Ente/cittadino non dipendono affatto dal Sindaco e gli esempi potrebbero essere davvero tanti: dalle bollette da pagare quando si è convinti di aver già ottemperato al proprio dovere e si esige qualche spiegazione, alle licenze di vario tipo che non arrivano mai, al lampione nelle vicinanze di casa, fino al semplice certificato di destinazione urbanistica che a volte rappresenta una odissea.
Superficialità e incompetenza regnano ancora indisturbati nella macchina comunale ed il Sindaco, purtroppo, deve fare i conti con la mancanza di personale qualificato. A volte mi chiedo anche, ma siamo proprio sicuri che tutti i cittadini fanno il proprio dovere? Io penso proprio di no, a partire dal pagamento dei tributi. Se pagassero tutti si potrebbero dimezzare le aliquote, per non parlare poi degli abusi di ogni genere che si consumano quotidianamente, da quelli edilizi a quelli ambientali a quelli contro il decoro urbano.
Se da una parte ci sono impiegati e funzionari comunali incapaci e dall’altra cittadini incivili, mi si chiederà, ma allora cosa può fare il Sindaco? La questione politica è proprio questa. Tantissimo… TOLLERANZA ZERO verso costoro, controlli e sanzioni dentro e fuori il municipio e, soprattutto, dare speranza. La speranza di cambiare, di avere tutti gli stessi diritti, di utilizzare le risorse per migliorare i servizi sociali, per la cultura, per il decoro urbano a partire dalle strade e, principalmente, avere un progetto di rinascita, dalle infrastrutture alla sanità pubblica, alle attività produttive.
Chi non crede che Geraci riesca ancora a fare parte di tutto ciò, allora si prepari a metterci la faccia e/o lanciare una OPA (Offerta Politica Alternativa) sul Comune.
Cataldo Russo