I due giovani avevano celebrato il “rito” non nell’Ufficio di Stato Civile ma in una sala ricevimenti. La dirigente annulla e in Comune è caos
“Questo matrimonio non s’ha da fare”. Almeno non “qui”. E non “così”. Succede a Corigliano Calabro dove viene celebrata una promessa di matrimonio davvero sui generis e fuori dal Comune, nel senso letterale del termine se soffermate lo sguardo sulla “C” maiuscola di Comune. Protagonista attivo del caso, consumatosi oltre un mese fa, il vice sindaco della città jonica Francesco Paolo Oranges.
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