Da un’analisi prettamente personale, definirei questa campagna elettorale la più povera degli ultimi 20 anni in quanto ritengo sia pressoché priva di vere idee rivoluzionarie che contraddistinguerebbero un post-commissariamento balzato agli “onori” della cronaca per false infiltrazioni mafiose.
Si parla spesso di cambiamento, di abusivismo edilizio, di macchina comunale che non è in grado di adempiere ai propri doveri, e ancora di degrado sociale e degrado ambientale, ma non degli antidoti giusti per poter guarire questi mali. Credo che Corigliano Cittadina abbia il diritto di ripartire da zero e soprattutto da un punto: il rispetto da parte di tutti verso i valori fondamentali della vita che viviamo, avendo rispetto del nostro territorio e di chi a Corigliano ha dato tanto, imprenditori (pur avendo commesso degli errori), degli amministratori stessi che finora hanno governato ( pur avendo commesso gravi errori), e dei lavoratori di cui Corigliano deve andare fiera.
Solo avendo più rispetto e ripartendo dai valori fondamentali della vita si può dare lustro ad una comunità che tanto può dare all’intero Mezzogiorno e non solo; in questi giorni abbiamo abbondantemente constatato come tutti sanno tessere le lodi per la nostra cittadina mettendo in vetrina i pregi che con minimi sforzi potrebbero dare eccellenti risultati sia economici sia sociali; d’altronde non ci manca certo la materia prima, partendo dalle nostre amate clementine che Chef Madre Natura ha reso perfette per i palati più sopraffini e continuando col territorio che varia e si adatta a tutti noi come un camaleonte che va su e giù tra mare e monti mimetizzandosi tra un verde foglia e un blu marino, per poi finire al nostro emblematico castello ducale, da sempre motivo di orgoglio per la Città.
Chiunque sarà il nostro primo cittadino, dovrà avere anzitutto rispetto nei confronti della cittadinanza, al di là dei consensi elettorali; il nostro paese ha bisogno di stabilità e di buon senso e il resto, sono certo, verrà da se, con la speranza di voltare pagina al più presto affinchè il gap col resto del mondo non diventi incolmabile.
Salvatore De Cicco
Membro del Direttivo UDC Corigliano Calabro