Schiavonea, gennaio 2024. Ci piace raccontare della solidarietà, dei concerti nelle zone degradate, delle attività della Caritas, di quanto cuore c’è in tutti quei cittadini che in modo silenzioso, lontano dai selfie e dalle luci dei riflettori aiutano la gente sfortunata che in questi giorni di gelida tramontana è costretta a vivere in ripari di fortuna.
La parte buona della città, quella che lavora e che si prodiga per regalare un po’ del proprio tempo e non solo, a chi ne ha bisogno. Ma purtroppo c’è tanto altro. Un disinteresse che lascia con l’amaro in bocca.
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