Nel 1993, da giovane democristiano, quando la destra, sotto il simbolo di Mani pulite, andò al governo, mi sono detto: finalmente! Si sa, il mio cuore batte a destra, molto a destra! Non avrei mai immaginato che tale importante cambiamento avrebbe decretato il declino disastroso per la nostra Città. Nella vicino Rossano il movimento di matrice post-fascista ottenne la guida al governo un po’ prima, ma lì le cose andarono decisamente bene. Infatti, il divario fra i due comuni oggi è enorme, evidentemente fu una questione di uomini e non di appartenenza.
Ricordo alcuni sindaci della Prima Repubblica, Gianpiero Morrone, Gabriele Meligeni, Giovanni Pistoia, Franco Pistoia e tanti altri, tutti di elevatissimo spessore morale e grande rispetto della spesa pubblica tant’è vero che consegnarono un Comune con tanti soldi in cassa e diverse opere pubbliche già finanziate, pronte per essere realizzate. Insomma, Rossano ha avuto la fortuna di avere avuto Geppino Caputo, noi invece, la sfortuna, trasformatasi in tragedia, di aver avuto il gatto e la volpe. Per non parlare del segretario comunale Viceconte, ce lo invidiavano tutti i sindaci della regione.
Anarchia totale dentro e fuori il Municipio, disordine amministrativo, incompetenza, inadeguatezza del Sindaco, alla fine, hanno prodotto quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: una Città allo sbando, degrado ovunque ed una nuova commissione di accesso.
Ricordo la propaganda sui palchi il 2013:” non posso promettere niente, una sola cosa mi sento di poter garantire, la LEGALITÀ”. E meno male! Troppo comodo scaricare responsabilità sugli altri quando le funzioni di indirizzo e di controllo sono del Primo cittadino che, purtroppo, non ha avuto il coraggio di affrontare problematiche e criticità che sono sotto gli occhi di tutti e che il sottoscritto ha denunciato più volte in consiglio comunale.
Ora spero proprio che in Città ci sia qualcuno che ponga delle domande al Sindaco, sperando di ricevere risposte chiare e magari facendo pure un po’ di autocritica per quanto accaduto.
Cataldo Russo