Proprio a pochi metri dal frequentatissimo lungomare di Schiavonea, percorrendo una via interna nei pressi del torrente Coriglianeto, a pochi metri dallo sbocco a mare, ci si imbatte in una zona la quale visione lascia davvero con l’amaro in bocca. Scene a dir poco toccanti, per dirla tutta una situazione che meriterebbe immediatamente l’intervento delle autorità competenti.
Un casolare abbandonato, un rudere privo di energia elettrica, sanitari ed acqua, abitato da circa una decina di cittadini extracomunitari. Con le temperature di questi giorni non è difficile vederli boccheggiare stanchi nei dintorni della costruzione. Si intravedono da fuori inoltre bombole del gas che alimentano cucine di fortuna, scorte d’acqua e materassi danneggiati. Il tutto a poche decine di metri dal turismo “fiorente” di queste settimane. Contrasti stridenti, tra l’indifferenza generale. La zona tutta intorno è completamente abbandonata. Tombini sfondati, erbacce, cani randagi e cumuli di spazzatura. Triste scenario, reso ancora più cupo dallo stato di abbandono che questa volta non riguarda semplicemente un territorio, bensì esseri umani.